REDAZIONE UMBRIA

Ladri nella scuola di Mocaiana. Svaligiato il laboratorio informatico

Gubbio: il furto la scorsa settimana. Portati via dodici computer e qualche monetina dei distributori

La scuola di Mocaiana

La scuola di Mocaiana

Una spiacevole sorpresa quella trovata dal personale scolastico del plesso di Mocaiana della scuola secondaria di primo grado “Mastro Giorgio - Nelli“ di Gubbio che, aprendo la struttura, hanno scoperto che nella notte l’edificio era stato purtroppo visitato dai ladri. I malviventi sono entrati dalla parte posteriore della scuola nella notte tra giovedì e venerdì della scorsa settimana: hanno prima scavalcato il recinto metallico che delimita il giardino per poi dirigersi verso la porta d’emergenza. Questa è stata forzata e, una volta nell’edificio, i ladri si sono diretti verso il laboratorio d’informatica. Una volta scardinata la porta, i ladri hanno rubato dodici computer portatili; nel bottino anche qualche moneta dei distributori automatici. "Quando la collaboratrice è entrata a scuola – ha raccontato il direttore scolastico Francesca Pinna – ha subito avvisato dicendo che c’era stata un’irruzione durante la quale erano state divelte, in maniera anche violenta, delle porte interne della scuola, un atto di danneggiamento di cui non capiamo il senso. Inoltre sono stati portati via alcuni computer, fortunatamente vecchi, che erano utilizzati più per funzionalità di supporto che come uso didattico vero e proprio. Fortunatamente, le nuove apparecchiature che di solito sono in dotazione erano state da poco portate nella sala centrale per consentire lo svolgimento delle Prove Invalsi: una volta finite verranno ricollocati ognuno dove necessario".

E non manca un appello finale, che vuole arrivare a chi commette tali gesti verso una struttura come una scuola: "Considerato che nessuna scuola ormai da anni può avere denaro contante, per cui l’eventuale bottino non ha una spendibilità diretta, prendere di mira le scuole ha il sapore di sfregio nei confronti della comunità che lì lavora, lì va a scuola e che lì vive".

Federico Minelli