REDAZIONE UMBRIA

L’Albero torna a splendere. Accese le luci sul Monte: "Un orgoglio per la città"

Gubbio, il pulsante che ha fatto risplendere le 950 sorgenti luminose premuto da Eros Mannino a nome del Corpo dei Vigili del fuoco. Folla a Piazza 40 Martiri.

L’albero di Natale risplende sul Monte Ingino

L’albero di Natale risplende sul Monte Ingino

Un clic, poi l’Albero di Natale più grande del Mondo torna a brillare su Gubbio. Si è rinnovata ieri 7 dicembre, nel pieno rispetto della tradizione, la cerimonia di accensione della gigantesca decorazione luminosa che ogni anno, nel periodo natalizio, si staglia sul versante eugubino del Monte Ingino, in una città che, come al solito, era strapiena di turisti già da venerdì. Alle 17.30, nella splendida cornice di piazza 40 Martiri – che nonostante i lavori in corso ha saputo comunque creare un’atmosfera natalizia grazie ai mercatini di Natale e alla imponente ruota panoramica –, sono partite le danze.

La conduzione, per la prima volta, è stata affidata a Fabio Vagnarelli e Davide Calabrese del gruppo Oblivion, con l’immancabile partecipazione degli ormai pilastri Ubaldo Gini e Silvia Procacci, anche se quest’anno il palco ha visto susseguirsi diversi artisti: oltre ai già citati Fabio Vagnarelli e Davide Calabrese, hanno portato il loro immancabile saluto gli Sbandieratori della città di Gubbio e si sono esibiti la cantante eugubina Sara Jane Ceccarelli accompagnata dal fratello Paolo, le scuole di danza cittadine (unite in un’unica performance dedicata allo spirito degli Alberaioli) e il coro di bambini "Grillo d’oro" di Pesaro diretto dal Maestro Gabriele Foschi.

A premere il pulsante che ha disegnato la suggestiva sagoma disegnata sul versante del Monte Ingino con 950 sorgenti luminose ed otto chilometri di cavi elettrici grazie al lavoro generoso ed intelligente degli "alberaioli" è stato, per il 2024, Eros Mannino, a nome di tutto il Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco di cui è capo. Un’ovazione ha accolto l’accensione dell’Albero di Natale di Gubbio, che per il sindaco Fiorucci "rappresenta il cuore, il più bello e speciale dei simboli che questa città offre a chi la sceglie a Natale. Tuttavia, non possiamo dimenticare che nel mondo sono in corso 56 conflitti, il numero più alto mai registrato dalla fine della seconda guerra mondiale, abbiamo molta disparità di genere, una povertà crescente e dilagante. Possa partire oggi da Gubbio un messaggio di riconciliazione, pace e solidarietà". Un’altra giornata, dunque, che fa risplendere la città eugubina nel mondo, partendo da uno dei cuori della città, piazza 40 Martiri.

Federico Minelli