
Sanità orvietana in difficoltà Mancano i medici di base nelle frazioni ma sono evidenti anche le carenze nell’ospedale cittadino
ORVIETO – E’ sempre più difficile trovare medici di base disposti a lavorare nei paesi del comprensorio di Orvieto. Una situazione che riguarda un po’ tutti i centri minori dell’Umbria, ma che in questa zona assume un carattere di particolare gravità. I sindaci sono spesso in grande difficoltà, ma la professione del medico "di famiglia" non attrae più i giovani laureati. A lanciare l’allarme, nel corso di un incontro con i sindacalisti della sanità locale organizzato dalla commissione comunale per la Sanità è stata Alba Uffreduzzi, rappresentante della Fials. "Sono infermiera da 36 anni all’ospedale di Orvieto – dice – e da tre mesi sono coordinatrice della dialisi ma faccio parte anche del consiglio comunale di Baschi e posso confermare che la nostra situazione è tremenda perché abbiamo un unico medico, che a breve andrà in pensione, e tutta la parte alta del comune è scoperta di assistenza. Per quanto riguarda la situazione dell’ospedale di Orvieto siamo arrivati all’osso perché c’è una mancanza strutturale di tutte le figure, dai primari alle operatrici sanitarie. I pazienti sono sempre più anziani, siamo rimasti con soli due medici e abbiamo due unità infermieristiche in meno. Poi abbiamo dei medici a gettone, che sono bravissimi, ma che non garantiscono la continuità dell’assistenza". Secondo Emanuele Iannone della sigla Fsi-Usae "bisogna puntare ad avere innanzitutto primari che garantiscano la qualità delle prestazioni e una organizzazione che oggi manca. C’è un problema di fondo nella gestione del personale e la gente si licenzia perché lavora male e non è tutelata. Questa situazione crea un clima di nervosismo e tensione che non porta benefici a nessuno".
Cla.Lat.