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di Roberto Borgioni PERUGIA È la terra dei Santi a guidare il Giubileo. L’Umbria di Francesco, Chiara e Benedetto, con i suoi...
di Roberto BorgioniPERUGIAÈ la terra dei Santi a guidare il Giubileo. L’Umbria di Francesco, Chiara e Benedetto, con i suoi luoghi di culto e i milioni di pellegrini in arrivo, sarà la tappa più visitata dopo Piazza San Pietro e il Vaticano a Roma. Assisi, Perugia, Norcia e l’intero territorio regionale vedranno un flusso straordinario nei prossimi mesi, con il picco previsto tra aprile e maggio quando ad Assisi ci sarà anche la canonizzazione di Carlo Acutis, che il Papa farà Santo dei Millennials.
Una grande occasione per la regione, ma anche un impegno straordinario al quale l’Umbria deve farsi trovare pronta. A Palazzo Chigi c’è stata la ’cabina’ istituzionale guidata dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano. Al tavolo c’era, ovviamente, la presidente della Regione, Stefania Proietti, che ha elencato le priorità per poter gestire i prossimi mesi: "L’Umbria si sta mobilitando per l’accoglienza del Giubileo degli adolescenti – ha detto – e la canonizzazione di Carlo Acutis. Lo stesso periodo di alta stagione turistica, con il ponte del 25 aprile-Pasqua e le iniziative per l’ottavo centenario francescano, porterà flussi molto consistenti di persone in Umbria. Le principali necessità per l’Umbria nel gestire arrivi e presenze – ha aggiunto la presidente – riguardano l’accoglienza, i trasporti locali regionali e interregionali, la gestione della sanità di emergenza, il potenziamento del sistema di protezione civile e di sicurezza, il coordinamento di informazione e comunicazione e anche l’accessibilità per tutti delle nostre città".
Da qui la richiesta di sostegno: "L’inserimento ufficiale nel tavolo istituzionale di cabina di regia nazionale, a dimostrazione che l’Umbria sarà la seconda tappa dopo Roma in questo Giubileo della Speranza, conferma la disponibilità del Governo nel supportare la nostra Regione in questo anno che sarà importantissimo non solo per i flussi turistici, ma per diventare il vero e proprio ‘cuore’ dell’accoglienza in Italia".