LUCA FIORUCCI
Cronaca

L’anno giudiziario al via. Droga, furti e carceri. Ecco i mali dell’Umbria

Il procuratore generale di Perugia Sergio Sottani: "Inquietante aumento dei reati commessi da minorenni, il 45% dei giovani coinvolti sono stranieri".

Il procuratore generale di Perugia Sergio Sottani: "Inquietante aumento dei reati commessi da minorenni, il 45% dei giovani coinvolti sono stranieri".

Il procuratore generale di Perugia Sergio Sottani: "Inquietante aumento dei reati commessi da minorenni, il 45% dei giovani coinvolti sono stranieri".

Traffico di droga, furti in appartamento, reati da "codice rosso". E poi i minorenni coinvolti in attività illecite o ritenuti responsabili di reati, sempre più gravi, in particolare contro la persona che, in generale aumentano. Si può sintetizzare così il quadro che emerge dai dati della Procura generale di Perugia nel distretto di competenza. Ritratto fornito dal procuratore generale nella sua relazione in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario. Sottani ha rilevato anche le criticità che le case circondariali hanno, collegate anche a fatti violenti. A Terni, per esempio, "nel corso di un interrogatorio, si è tentata una violenta inaudita aggressione ad una giudice del locale Tribunale. Su quest’ultimo aspetto corre l’obbligo di segnalare specifiche inquietanti minacce, non solo anonime, rivolte a singoli magistrati di questo distretto". Vertiginoso aumento anche per i reati informatici che rappresentano la nuova frontiera per la commissione di delitti.

Andando a vedere i dati, spiccano i delitti contro l’incolumità personale (170), le lesioni personali (137 contro le 100 dello scorso anno). I casi di furto sono stati 109 di cui 68 fattispecie aggravate; 12 reati sessuali, 6 le risse. Spaccio e traffico di droga, ha rilevato ancora il procuratore generale, sono rilevanti sia come episodi a sé stanti sia per i reati satellite che intorno alla droga e in particolare al consumo sono legati. Sono stati poi 38 con 45 indagati gli episodi di danneggiamento, 17 le rapine, dato praticamente invariato. Sono stati 22 i delitti contro la libertà sessuale, mentre a far suonare un vero e proprio campanello d’allarme sono i reati commessi da minorenni, con quelli che vedono coinvolti ragazzi al di sotto dei 14 anni salire a 38 contro i 34 dell’anno precedente. In questo dato, di rilievo è che il 45% dei giovani coinvolti siano stranieri. Spaccio di droga e reati contro la persona i casi prevalenti. "La sensazione è che non si tratti solo di reati determinati da bisogni di sopravvivenza, ma che questo tipo di devianza abbia come causa rilevante la necessità per il giovane non italiano di uniformarsi al gruppo dei pari – ha rilevato il procuratore generale - sì da dover avere gli stessi oggetti - status symbol - telefonini, abiti di tendenza - e la stessa disponibilità economica per consumo in gruppo di alcol o droga (prevalentemente leggera)". Per arginare il fenomeno "alla doverosa risposta repressiva della criminalità minorile, che registra un inquietante aumento di gravi episodi delittuosi, devono affiancarsi processi di supporto psicologico".

Sul fronte della criminalità organizzata, nel sottolineare il rilievo della sentenza per il processo "Quarto passo", "che ha inflitto 277 anni di carcere a 30 imputati di una presunta associazione mafiosa, che avrebbe operato nel territorio perugino", il pg Sottani ha sottolineato che "l’assenza di un radicamento sul territorio non può certo tranquillizzare, ma tutt’al più rappresentare un motivo di riflessione su quali siano le forme di presenza di una criminalità organizzata che ha dimostrato una capacità di penetrazione nel tessuto economico finanziario".