REDAZIONE UMBRIA

L’annuncio della Regione Tesei: "Chiederemo lo stato di emergenza"

La governatrice e l’assessore regionale Melasecche hanno anche assicurato che non ci saranno casette per i terremotati ma Sisma bonus e Cas (Contributo autonomo sistemazione).

L’annuncio della Regione Tesei: "Chiederemo lo stato di emergenza"

"Quello che ci ha colpito non può passare come un piccolo terremoto. E se è vero che il capoluogo non ha subito danni, a Pierantonio e nelle zone limitrofe la situazione è drammatica, con disastri strutturali enormi e quasi tutte le case al momento inagibili". E’ il grido che si leva dagli amministratori comunali umbertidesi – il sindaco Luca Carizia e la vice Annalisa Mierla in prima fila –, che non accettano che si liquidi il sisma di giovedì come un evento di serie B e chiedono a gran voce lo stato di emergenza e i fondi connessi. A dar loro manforte ieri la presidente della regione Umbria Donatella Tesei, l’assessore regionale Enrico Melasecche, Stefano Nodessi direttore della Protezione civile umbra, Francesco Notaro, direttore regionale dei Vigili del Fuoco, Massimo d’Angelo, direttore della Sanità umbra. Con loro il responsabile della Prociv umbertidese Gabriele Lisetti. Si lavora sull’oggi (tutti orgogliosi della rapidità del primo intervento), ma soprattutto in prospettiva del domani, perché non si ripetano i ritardi che vedono ancora soffrire altre zone dell’Umbria. Alcuni dati. A ieri dopo le prime verifiche dei tecnici si contavano 120 sfollati, destinati nei prossimi giorni a diventare circa 200. L’intero cratere che comprende Pian d’Assino Pierantonio e S. Orfeto (Perugia) ne conterà come annunciato almeno 500. Il sindaco ha sottolineato come sia massima l’attenzione alle scuole. Due quelle inagibili, la media e elementare di Pierantonio, mentre la materna, chiusa ma agibile, potrebbe ospitare gli studenti delle elementari. I ragazzi delle medie potrebbero essere trasferiti alla Mavarelli - Pascoli. Dal direttore Nodessi alcuni elementi scientifici: "Le scosse hanno interessato un area di circa 20 km quadrati mentre 120 sono state le scosse registrate in una zona sismica di 2° classe (dove sono possibili forti terremoti). La faglia attivata è quella del terremoto del 1984, tra Gubbio e Città di Castello". Secondo calcoli predittivi, se fino all’altro ieri c’era una possibilità su 16 che si fosse riproposta una scossa forte, ieri si è passati ad una su 30 e così a seguire in modo esponenziale. Tesei e Melasecche promettono: non ci saranno casette per i terremotati, cercando soluzione nel Sisma bonus e nel Cas (Contributo Autonomo Sistemazione (fondi per locazioni in affitto). Tesei ha anche garantito l’attenzione massima del Governo. Paolo Ippoliti