REDAZIONE UMBRIA

L’appello di Calagreti: "Salviamo il calcio a Città di Castello"

Il presidente: "La società non può sparire. Servono 150mila euro"

Fabio Calagreti, bandiera del calcio tifernate, chiede sostegno per il Castello Calcio

Fabio Calagreti, bandiera del calcio tifernate, chiede sostegno per il Castello Calcio

Un comitato di sostegno all’A.C. Città di Castello che possa garantire alla gloriosa società biancorossa di non scomparire dopo 106 anni di storia calcistica. Questa è la richiesta formulata dal presidente Fabio Calagreti e dagli imprenditori Artan e Gerald Zogu (quest’ultimo nuovo vicepresidente del sodalizio) in un’affollata conferenza stampa alla quale hanno partecipato anche alcune vecchie glorie del calcio di Città di Castello come Giuliano Mambrini, padre dell’attuale tecnico biancorosso, Silvano Fiorucci, Giancarlo Marini.

"Vogliamo fare di tutto per salvare il Città di Castello – ha esordito Fabio Calagreti – da questa situazione perché c’è il rischio di dover fallire e buttare all’aria una storia iniziata nel 1919. Ci ho messo tutto l’impegno possibile per creare un comitato di sostegno, grazie anche alla famiglia Zogu che è innamorata della città e sta diventando presente. Cercheremo perciò di non far fallire il Castello e di individuare i modi giusti per portare a termine il nostro compito".

Da parte sua Artan Zogu ha affermato: "È un momento difficile per il calcio di Città di Castello e bisogna avvicinare di più la squadra alla città, con tanti giocatori giovani locali o della zona. Ciò deve consentire anche ad imprenditori locali di accostarsi a questa realtà sportiva e dare il proprio contributo per portare a termine la stagione".

Anche Lorenzo Mambrini, attuale tecnico dei biancorossi, chiede sostegno: "Per me il Città di Castello è una casa tappezzata di biancorosso: mio padre ha giocato 515 partite con questa maglia, io ne ho giocate 130. Il discorso non è quello di salvarsi in questo campionato di Eccellenza ma far sì che la società non scompaia e non venga radiata. Purtroppo ci siamo allenando in mezzo a mille difficoltà per le inadempienze delle precedenti società. Abbiamo dei giovani interessanti sui quali hanno messo gli occhi anche altre società".

"Per quello che concerne le cifre – ha concluso Fabio Calagreti – si parla di almeno 150mila euro fino a giugno per salvare la società".