ANNALISA ANGELICI
Cronaca

L’"arancione" non spaventa i piccoli comuni

I sindaci Toniaccini e Gori: "Regole più rigide per recuperare la nostra libertà al più presto. Ma nei nostri borghi si vive bene"

di Annalisa Angelici

"Ma se ho la residenza a Spello e gli ulivi a Montefalco, posso andare a cogliere le olive?". La domanda può apparire banale ma in tempi di “zona arancione“ non lo è affato. Perché spostarsi dal proprio comune di residenza non è più così automatico: serve un giustificato motivo, che sia di lavoro, di salute o comunque previsto dal decreto. "Rispondiamo al cittadino che chiede delucidazioni sulla raccolta delle olive – attacca Federico Gori, primo cittadino di Montecchio e coordinatore dei piccoli comuni nell’Anci regionale –. Sì ci si può spostare purché il terreno sia di proprietà. Al di là di questo, però, credo che la situazione di emergenza ci offra la grandissima opportunità di ripensare il modello di vita: molti dei nostri borghi sono a rischio spopolamento ma, proprio in seguito alla pandemia ci siamo resi conto che in questi piccoli centri, se sono serviti da adeguate infrastrutture, si può vivere in maniera sana. Un dato per tutti: nella maggior parte dei casi, nei piccoli comuni i contagi sono sotto controllo: perché transitano meno cittadini, certo, ma anche perché le regole vengono rispettate in maniera più rigida e le istituzioni, inevitabilmente, sono molto più vicine ai cittadini. E sono convinto anche che le piccole attività commerciali dei nostri borghi potranno trarre vantaggio da queste situazione: chi non sarà ’costretto’ a muoversi sceglierà i negozi del proprio centro per fare la spesa e questo è un bene".

Anche il presidente regionale dell’Anci, nonché sindaco di Deruta, Michele Toniaccini, è ottimista e lancia un appello forte: "Queste nuove misure comportano un cambiamento importante su cittadini, imprenditori, lavoratori e studenti. E’ una situazione particolarmente critica, ce lo dice anche l’ordine dei medici. Ecco il mio invito è rispettare le regole, è un obbligo morale, nella consapevolezza che quanto più faremo squadra, tanto prima torneremo a recuperare la nostra libertà, a darci la mano e ad abbracciare i nostri amici". Intanto chi vive nei comuni più piccoli dell’Umbria un vantaggio ce l’ha: i sindaci, che altrove vivono “lontano“, nei Palazzi, sono a portata di mano. "Disponibili 24 ore su 24, 7 giorni su 7, soprattutto in questa situazione di emergenza – dicono Toniaccini e Gori –: è indispensabile nelle nostre realtà far sentire ai cittadini la vicinanza delle istituzioni".