SOFIA COLETTI
Cronaca

L’arte in festa Le Giornate Fai di Primavera

Sabato 22 e domenica 23 in tutta l’Umbria sono in programma aperture straordinarie e visite guidate a tesori sconosciuti o inaccessibili

Sabato 22 e domenica 23 in tutta l’Umbria sono in programma aperture straordinarie e visite guidate a tesori sconosciuti o inaccessibili

Sabato 22 e domenica 23 in tutta l’Umbria sono in programma aperture straordinarie e visite guidate a tesori sconosciuti o inaccessibili

di Sofia ColettI

Aperture straordinarie, visite guidate, eventi speciali in un itinerario della bellezza che si snoda tra borghi, palazzi, chiese, case private, botteghe, tesori d’arte e natura, alla scoperta di luoghi insoliti e normalmente inaccessibili oppure poco conosciuti e poco valorizzati. Sabato 22 e domenica 23 marzo tornano anche in Umbria le “Giornate Fai di Primavera“, il principale evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese: è un’edizione speciale, in occasione dei cinquant’anni dalla nascita del Fondo Ambiente Italiano, e la nostra regione partecipa con entusiasmo grazie a un ricco cartellone promosso dai volontari delle Delegazioni e dei Gruppi Fai. L’elenco di tutti i luoghi aperti con orari, modalità di partecipazione ed eventuali prenotazioni sono sul sito www.giornatefai.it. C’è anche la possibilità di contribuire alla cura e valorizzazione del patrimonio, con donazioni a contributo libero

Ecco allora una guida alle due “Giornate di Primavera“ nel Cuore Verde. A Perugia porte aperte all’Oratorio di San Francesco dei Nobili (foto sopra) in via degli Sciri: uno degli esempi più importanti del primo barocco perugino e solitamente inaccessibile perché sede dell’Archivio del Pio Sodalizio Braccio Fortebracci: la visita si snoda in diversi ambienti, fino alla chiesa e al giardino pensile. Sempre a Perugia sono attese visite guidate al complesso monastico benedettino di Santa Maria Nuova, tra via del Roscetto e via Pinturicchio e al Coro delle Monache della Chiesa di Santa Maria Assunta di Monteluce: un grande ambiente, normalmente chiuso al pubblico, coperto da una grande volta a crociera, con preziosa testimonianza della pittura umbra trecentesca.

A Gubbio c’è una speciale visita guidata alla Gola del Bottaccione con passeggiata all’Acquedotto medievale, tra racconti, curiosità e panorami spettacolari. Assisi propone una passeggiata tra le chiese nascoste (sono quelle di Santa Maria sopra Minerva, di Santo Stefano e di San Giacomo de Muro Rupto), a Cannara si va alla scoperta del borgo di Collemancio, a Città di Castello c’è la visita guidata allo Studio di pittura di Alvaro e Giuliana Sarteanesi (esempio di architettura liberty) e dell’Appartamento Studio Meroni Pillitu mentre Deruta propone un percorso tra le tradizioni, i monumenti e le opere espressione del Francescanesimo.

Tappa da non perdere è Foligno con Palazzo Jacobilli – Carrara dove ammirare i cinquecenteschi affreschi del piano nobile. Ma ci sono anche visite alla Chiesa di Santa Maria in Campis e alla Cattedrale di San Feliciano. A Spello ci sono da visitare la preziose sale di Palazzo Comunale, a Gualdo Tadino la Cattedrale di San Benedetto e la Chiesa di San Francesco con ambienti normalmente chiusi al pubblico. A Spoleto c’è un affascinante percorso tra i resti del patrimonio industriale di Morgano (antico sito minerario), a Todi si esplora il cuore storico della città alla scoperta del Teatro Romano e del Santuario della Madonna del Campione.

In direzione del Trasimeno, a Panicale è in programma la visita guidata alla Collegiata di San Michele Arcangelo (foto sotto), a Paciano si va all’Antica Pieve del Ceraseto con un gioiello dell’arte rinascimentale: l’affresco di “Cristo in Trono di Giovan Battista Caporali. E ancora, a Terni porte aperte a Palazzo Montani per visitare uno dei cicli pittorici più affascinanti e meglio conservati della città. A Orvieto visita alla Chiesa della Natività di di Maria Santissima, nella frazione di Canonica e a San Gemini si svela un tesoro sconosciuto ai più: la Fondazione Museo dell’Opera di Guido Calori, scultore, pittore, critico ancora da scoprire.