L’Ast in mano ad Arvedi Il 31 la firma

Ad Essen, in Germania, il passaggio definiti di proprietà. Delegazione da Cremona in azienda

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Dopo l’ok degli organismi Antitrust di Unione europea e Turchia, è fissata il 31 gennaio la conclusione della procedura di vendita di Acciai Speciali Terni al gruppo Arvedi da parte della ThyssenKrupp. La firma per la cessione definitiva è fissata ad Essen, quartier generale della multinazionale tedesca. Dal primo febbraio quindi l’operatività della fabbrica passerà ufficialmente nelle mani del gruppo di Cremona.

Già la prossima settimana una delegazione tecnica della nuova proprietà, non è escluso possa essere presente anche il presidente della capogruppo Finarvedi, Giovanni Arvedi, sarà comunque a Terni per preparare operativamente il passaggio di consegne all’interno dello stabilimento. Con il passaggio di proprietà, Ast non cambierà nome e, pur facendo parte della holding Finarvedi, sarà una società distinta e dunque manterrà una sua autonomia gestionale. A livello dirigenziale non sarebbero inoltre previsti, almeno in un primo momento, cambiamenti ai vertici dell’azienda. Il cavalier Arvedi e l’amministratore delegato del gruppo, Mario Caldonazzo dovrebbero essere a Terni dal 7 febbraio.

I primi incontri saranno in fabbrica con i lavoratori, fanno sapere dal gruppo cremonese, quindi quelli con sindacati e istituzioni. Si chiude quindi la procedura di vendita dell’Ast, che era stata annunciata dalla multinazionale tedesca nella primavera del 2020. A settembre 2021 il passaggio era stato definito, restando in attesa dei via libera, poi arrivati delle autorità antistrust.

Acciai speciali Terni torna di proprietà italiana dopo circa un quarto di secolo. A livello produttivo, il caldo dei contagi e delle quarantene dai lavoratori spinge l’azienda a richiedere il ripristino della normale turnazione nell’area a caldo a cominciare, appunto, dal mese di febbraio. Quando a decidere sarà la nuova proprietà. "Questa operazione – dichiarò il patron Arvedi al momento della cessione _ ha una logica industriale convincente per il nostro gruppo che si rafforza completando il proprio mix di prodotti.

L’operazione e’ inoltre strategica per l’intera economia italiana. Siamo molto lieti che ThyssenKrupp stia valutando una potenziale partecipazione di minoranza in Ast, garantendo continuita’ e mostrando fiducia nel nostro know-how".

Stefano Cinaglia

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