
Il luogo del delitto di Laura Papadia, 37 anni, uccisa dal marito Gianluca Romita
Spoleto (Perugia), 15 aprile 2025 – Palermo e Spoleto insieme per dare l’ultimo saluto a Laura Papadia, 37enne uccisa dal marito Gianluca Romita. Mentre nella chiesa del cimitero Sant’Orsola a Palermo si sono riuniti ieri familiari e amici della giovane donna, a Spoleto dalle 10 alle 11 tutte le attività si sono fermate e al Palazzo comunale le bandiere sono state poste a mezz’asta e listate a lutto. Una giornata triste soprattutto per il padre di Laura, Maurizio, e per i fratelli Alex e Fabio in chiesa profondamente toccati da una vicenda tragica per la quale chiedono giustizia. Oltre settecento biker hanno sfilato in moto in memoria di Laura.
Alle esequie erano presente anche il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, l’assessore al sociale del Comune di Spoleto, Luigina Renzi e la responsabile del Centro antiviolenza ‘Lia Pipitone’ di Palermo, Adriana Argento. Laura Papadia proprio da Palermo si era trasferita a Spoleto da circa un paio di anni ed era la vicedirettrice del supermercato Tigre di viale Martiri della Resistenza. Una ragazza che si era subito fatta ben volere dagli spoletini che la ricordano come una persona molto gentile e professionale. “Laura aveva manifestato anche l’interesse di ricominciare a studiare, confidandosi con un cliente del supermercato – ha affermato l’assessore Renzi –, lui aveva un po’ raccolto le sue difficoltà che però non erano mai state manifestate”.
Un rapporto difficile, soprattutto negli ultimi tempi, quello con il marito, già padre di due figli avuti da precedenti relazioni, che lo scorso 26 marzo le ha tolto la vita nell’appartamento di via Porta Fuga, a Spoleto. Il 57enne di origine milanese, reo confesso, è recluso nel carcere di Maiano con l’accusa di omicidio, mentre gli inquirenti continuano a lavorare per ricostruire i fatti ed in particolare per capire se l’omicidio sia stato premeditato. Romita proprio in questi giorni ha chiarito alcuni aspetti legati alla vicenda. Qualche giorno prima di compiere il femminicidio, avrebbe chiamato uno dei due figli indicandogli del denaro nascosto nell’abitazione di Senigallia. L’uomo infatti avrebbe manifestato l’intenzione di lasciare l’Italia tanto da acquistare biglietti aerei per Israele, Paese che aveva già visitato in passato. Avrebbe anche chiesto al datore di lavoro le ferie, poi però annullate. Romita ha strangolato la moglie, rinvenuta a terra nella camera da letto in pigiama, a mani nude e con l’ausilio di un capo d’abbigliamento.
D.M.