REDAZIONE UMBRIA

Lavoro, ultimi 5 anni a luci e ombre. Occupazione giovanile in sofferenza

Camera di Commercio, c’è il boom degli over cinquanta. Ben 23mila in più dal 2018 gli ‘anziani’ che lavorano

L’occupazione giovanile in Umbria soffre, ma la vera svolta è per gli over 50: quelli che lavorano, infatti, negli ultimi 5 anni sono aumentati di ben 23 mila unità nella nostra regione. A raccontarlo è l’indagine "Demografia e forza lavoro" del Cnel. In Umbria gli under 35 nel 2018, rappresentavano il 21,1% dell’occupazione totale; nel 2023, la loro quota è scesa al 20,7%. Nella fascia 35-49 anni la quota di occupati è diminuita dal 42,2% del 2018 al 37,7% del 2023. Invece gli over 50 occupati sono aumentati dal 39,6% al 41,6%, con i lavoratori tra i 50 e i 64 anni che sono passati dal 33,6% al 37,6%, mentre gli over 64 sono cresciuti dal 3% al 4%.

E questo dato può essere tradotto anche in valori assoluti: gli under 35 che lavorano sono aumentati di appena mille unità, da 74.000 nel 2018 a 75.000 nel 2023, non compensando l’aumento complessivo degli occupati. Gli over 50, invece, sono cresciuti da 128.000 nel 2018 a 151.000 nel 2023, rappresentando quasi tutto l’incremento complessivo dell’occupazione, che è passata da 349.000 a 362.000 unità.

A livello nazionale, l’aumento del tasso di occupazione giovanile (dal 41% al 45,6%) ha consentito di mantenere stabile, e persino incrementare leggermente, la quota degli under 35 sul totale degli occupati, passata dal 22% al 22,8%. In Umbria, al contrario, il tasso di occupazione giovanile è aumentato dal 44,2% al 46,4%, ma non abbastanza da compensare l’effetto dell’inverno demografico. La quota degli under 35 sul totale degli occupati è infatti diminuita, segnalando un rallentamento della capacità della regione di attrarre e mantenere i giovani lavoratori.

Secondo la Camera di commercio dell’Umbria, che ha diffuso i dati, è necessario "promuovere percorsi di orientamento e formazione che facilitino l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, migliorare le condizioni di lavoro per i giovani, con focus su flessibilità e conciliazione vita-lavoro e valorizzare l’esperienza dei lavoratori senior, combinandola con le opportunità offerte dalle nuove tecnologie. L’Italia e l’Umbria – aggiunge l’enete camerale - hanno un margine di miglioramento significativo rispetto ad altri Paesi europei. "La sfida - conclude il report - è cogliere questa opportunità prima che sia troppo tardi".