REDAZIONE UMBRIA

Le aggressioni ai medici: "Bene le nuove norme. Ma le istituzioni ci tutelino"

I presidenti degli ordini della Consulta delle professioni sanitarie e socio sanitarie "Occorre incentivare una campagna di sensibilizzazione e di educazione rivolta alla popolazione".

Pronto Soccorso spesso preso di mira

Pronto Soccorso spesso preso di mira

"Le nuove misure legislative contro le aggressioni ai sanitari rappresentano un importante segnale di sostegno per tutti i professionisti della sanità, ma non possono essere sufficienti senza un cambiamento culturale e sociale". E’ quanto affermano i presidenti degli ordini professionali della Consulta delle professioni sanitarie e socio sanitarie dell’Umbria. "E’ necessario un impegno congiunto da parte delle istituzioni, della società civile e dei cittadini per promuovere una cultura del rispetto verso chi ogni giorno si prende cura della salute pubblica" affermano.

"Occorre incentivare una campagna di sensibilizzazione e di educazione rivolta alla popolazione sulla gravità di tali atti e sul rispetto della professionalità e dignità degli operatori sanitari impegnati in trincea nella difficilissima condizione imposta da grave carenza di personale, condizione che sarà notevolmente aggravata da tali fatti con la fuga del personale stesso". "Solo attraverso la collaborazione e l’impegno di tutti – aggiungono – potremo costruire un sistema sanitario più forte, più sicuro e più rispettoso. Il nostro obiettivo è proteggere tutto il personale sanitario, ma anche il diritto di ogni cittadino a ricevere cure in un contesto adeguato e riguardoso della dignità umana".

I presidenti "esprimono la loro ferma condanna nei confronti degli episodi di violenza, sia fisica che verbale, che negli ultimi mesi hanno colpito numerosi professionisti del settore sanitario. La recrudescenza di queste aggressioni non solo minaccia la sicurezza degli operatori, ma compromette gravemente la qualità dei servizi sanitari offerti alla collettività. La violenza nei confronti del personale sanitario è inaccettabile – continuano –. Accogliamo dunque con favore l’introduzione del recente decreto-legge 1 ottobre 2024, n. 137 sulla sicurezza dei professionisti sanitari, emanato dal Governo italiano che mira a tutelare gli operatori sanitari attraverso misure come l’aumento delle pene per chi li aggredisce, la possibilità di procedere d’ufficio senza denuncia formale l’arresto in flagranza ed in differita e la creazione di un Osservatorio Nazionale per monitorare e prevenire la violenza".

A firmare il documento, tra gli altri, la presidente dell’Ordine dei Medicidi Perugia, Verena De Angelis, il collega di Terni, Giuseppe Donzelli; il presidente dell’Ordine dei Veterinari di Perugia Sandro Bianchini e quello di Terni Danilo Serva; i presidenti di Perugia e Terni dell’Ordine degli Infermieri, Nicola Volpi e Emanuela Ruffinelli; e poi i vertici dell’ordine delle Ostetriche (Nazzareno Cruciani e Maria Antonietta Bianco), i due presidenti dell’Ordine dei Farmacisti (Filiberto Orlacchio e Andrea Carducci), il presidente dell’Ordine degli Psicologi David Lazzari, dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica Federico Pompei e la pesidente dell’Ordine dei Fisioterapisti Daniela Gaburri.