
Perugia, cerimonia sotto la lapide in via del Parione. La sindaca Ferdinandi: "Grazie al loro coraggio".
In occasione della Giornata internazionale della Donna, si è svolta la cerimonia in ricordo delle donne antifasciste detenute nell’ex carcere femminile di Perugia, sotto la lapide commemorativa che le onora in via del Parione. Un momento di riflessione che si rinnova puntualmente l’8 marzo, organizzato dalla Provincia di Perugia, con il supporto di ANPI e altre associazioni del territorio, per non dimenticare le storie di coraggio e sacrificio delle donne che nel corso della Seconda Guerra Mondiale si opposero al regime fascista e pagarono con la prigionia il loro impegno a favore della libertà e della giustizia.
La cerimonia ha visto la partecipazione di numerosi cittadini, rappresentanti delle istituzioni locali e giovani studenti. Presenti la sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi, la consigliera con delega alle Pari opportunità della Provincia di Perugia, Francesca Pasquino, la segretaria nazionale A.N.P.P.I.A., Serena Colonna, il presidente della sezione Anpi Partigiane d’Italia di Perugia, Jacopo Manna, e la partigiana Mirella Alloisio, che ha conosciuto e frequentato alcune delle donne ricordate.
"Sono onorata di raccogliere il testimone delle donne antifasciste che hanno dato la loro vita e libertà per costruire la nostra Repubblica - ha detto la sindaca Ferdinandi – Ciò che abbiamo raggiunto lo dobbiamo anche al sangue e al coraggio delle nostre sorelle. E ricordiamoci che la Repubblica non sarebbe mai esistita senza il voto delle donne. E’ importante, soprattutto, tenere a mente che i valori conquistati non sono acquisiti una volta per sempre se non siamo pronti a riaffermarli e a praticarli ogni giorno. Per questo l’8 marzo non deve essere un giorno di festa, ma in cui interrogarci su ciò che abbiamo conquistato e sul grande lavoro che dobbiamo ancora fare insieme".
La Consigliera alle Pari opportunità della Provincia ha sottolineata l’importanza di non dimenticare le lotte delle donne per la libertà e i diritti: "Ricordiamo che hanno affrontato il carcere e la persecuzione per difendere i principi di giustizia e uguaglianza – ha detto Pasquino –. Il loro sacrificio deve essere per noi una continua fonte di ispirazione. Ogni 8 marzo è un’occasione anche per riflettere sulla strada ancora da percorrere per garantire una piena parità di diritti e opportunità".