SPOLETO – Il gatto Hiro non si trova e mentre la vicenda ha addirittura intrapreso le vie giudiziarie, il sindaco di Spoleto si prepara a nominare Nino Frassica e Raul Bova "custodi" della città. La notizia si apprende da una delibera della giunta comunale, pronta a consegnare un premio di riconoscenza (una chiave simbolica di Spoleto) ai due attori e a Luca Bernabei amministratore delegato della Lux Vide, casa di produzione della serie tv Don Matteo. "La fiction e di conseguenza tutti i suoi protagonisti, si legge nella delibera - si sono legati in maniera indissolubile a Spoleto favorendone la promozione e la diffusione della conoscenza e non soltanto tra i fans italiani, che nei periodi in cui si effettuano le riprese affollano i luoghi ove vengono registrate le puntate, e di conseguenza le strutture ricettive, ma anche a livello internazionale, e prove ne sono le varie comitive provenienti da paesi stranieri che negli anni hanno fatto visita alla nostra città". Se Don Matteo è un veicolo di promozione turistica particolarmente efficace a tenere banco è ancora la vicenda della scomparsa del gatto di Nino Frassica Hiro che, dopo le dichiarazioni della moglie dell’attore Barbara Exignotis, potrebbe addirittura approdare sui banchi del tribunale. Sì, perché l’avvocato Fabrizio Gentili proprio in questi giorni ha formalizzato una querela per conto di due famiglie spoletine, ritenute dalla donna responsabili della scomparsa del gatto e prese di mira con vari post pubblicati sui social dalla donna. Secondo l’avvocato Gentili si configurerebbero i reati di stalking, minacce aggravate e diffamazione. Tutto ciò non scalfisce la riconoscenza verso l’attore da parte dell’amministrazione comunale che dovrebbe consegnare la chiave in una cerimonia ufficiale.
CronacaLe chiavi della città a Nino Frassica e Raoul Bova: "Segno di gratitudine per la fiction Don Matteo"