REDAZIONE UMBRIA

Le grandi città decisive alle urne

Sommario: L'elezione di Stefania Proietti in Umbria con il 51,1% è la seconda più bassa degli ultimi 30 anni. Le grandi città come Perugia hanno giocato un ruolo determinante, con il centrodestra vincente nei territori più piccoli. Lega e M5S meno influenti.

Le grandi città decisive alle urne

Donatella Tesei, presidente uscente

PERUGIA - A tre giorni dalla chiusura delle urne, cominciano a emergere con maggiore chiarezza alcuni elementi. Intanto bisogna dire che l’elezione di Stefania Proietti è stata la seconda con la percentuale più bassa degli ultimi 30 anni: il suo 51,1% precede solo il 42,8 del secondo mandato di Catiuscia Marini del 2015: gli altri governatori e governatrici hanno sempre ottenuto percentuali più elevate. Così Bruno Bracalente arrivò al 59,9%, Maria Rita Lorenzetti al 56,4 e al 63% e anche la prima Marini superò il 57 per cento, così come Donatella Tesei al 57,6 per cento. A fare la differenza in questa elezione, secondo le elaborazioni di You trend , sono state però le grandi città: in Umbria si dice sempre che Perugia è decisiva e probabilmente anche in questo caso il suo peso è stato determinante. Nei due capoluoghi messi insieme Proietti ha raggiunto il 52%, contro il 45,2 di Tesei. Nelle città sopra i 15mila abitanti si è andati oltre: 53,7 a 43,8. La candidata del centrodestra ha vinto nei territori con meno di 15mila residenti: 50,2 a 47. Come da tradizione, l’Umbria appenninica è sempre di destra, mentre a ovest, al nord e al centro a prevalere sono Pd & Co. Emerge inoltre Lega e M5S sono i partiti meno trainati dalle preferenze in Umbria. La lista Civici Umbri ottiene più preferenze che voti di lista in Umbria: in media ogni voto per questa lista ha infatti 1,17 preferenze (il valore può andare da 0 a 2). Il candidato più votato in assoluto (10.345 preferenze) è Andrea Romizi di Forza Italia.