Hanno bevuto, parecchio. Shottini a pochi spicci venduti ai minorenni,14,15 anni: bambini che si atteggiano a grandi. E poi quello che doveva essere un tranquillo mercoledì sera tra quattro amici dopo la fine della scuola e del lockdown che li ha tenuti distanti, si è trasformato in un incubo nel vicolo che da via delle Streghe – in pieno centro storico – porta a via della Sapienza. Lì si sarebbe consumata la violenza sessuale, certificata dai ginecologi del Santa Maria della Misericordia che hanno dimesso la 15enne stuprata con una prognosi di 40 giorni, e ferite nell’anima che saranno difficili da rimarginare nonostante l’aiuto di uno psicologo.
Il racconto choc di quanto accaduto è nelle pagine di verbale raccolte dai carabinieri della compagnia di Perugia che stamattina svolgeranno un sopralluogo nei luoghi teatro della violenza, per delineare esattamente il percorso compiuto dalla quindicenne e dal 19enne che aveva appena conosciuto al bar.Tutto accade intorno alle 22. Quattro amici, due ragazze e due ragazzi, si incontrano in Corso Vannucci e raggiungono un bar. Consumano alcolici. Poi nel locale entra un 19enne. Non lo conoscono ma hanno amicizie comuni. E si sa, a quell’età è fin troppo facile entrare in confidenza. Si mettono a parlare e alcuni raggiungono, sembra, il piano superiore del bar dove c’è un’altra saletta. Ancora alcol e chiacchiere in libertà. Con quella spensieratezza che a volte si trasforma in incoscienza. La 15enne esce con il ragazzo. Fuori fa freddo: è stata una giornata scandita dalla pioggia. Fanno una passeggiata scendendo le scalette da piazza della Repubblica e si appartano in un vicolo. Ma il passaggio dai baci al resto è immediato e violento. Lei è frastornata probabilmente da alcol e paura. Non riesce a reagire. Urla, ma in quello spicchio di città un pò dimenticato non la sente nessuno. Poi lui torna al bar e, stando alle testimonianze, tenta di mettere le mani addosso a un’amica della 15enne, sua coetanea, che lo respinge con forza. Poco dopo arriva lei. In lacrime. Racconta cosa è accaduto. Sono gli amici a chiamare 118 e carabinieri per dare l’allarme. Vorrebbero anche andare a cercare quel 19enne che ha ‘massacrato’ una di loro.
L’ambulanza arriva intorno a mezzanotte: "Sono stata violentata", racconta la 15enne ancora sotto choc ai medici. Anche gli amici vengono subito sentiti, con l’assistenza dei genitori, dagli investigatori dell’Arma per ricostruire una notte di violenza nel cuore della città. Il racconto sarebbe univoco. I militari hanno acquisito le immagini delle telecamere: sia quelle disseminate in centro che quelle a circuito chiuso del locale dove è avvenuto l’incontro. L’indagine è coordinata dal procuratore aggiunto Giuseppe Petrazzini. Sul suo tavolo c’è già un nome: la soluzione potrebbe non essere troppo lontana.
Erika Pontini