SOFIA COLETTI
Cronaca

Le librerie reggono, la cultura batte il virus

La attività si confermano presidi cittadini e proseguono la vendita di libri nonostante le difficoltà. Intanto le biblioteche si rilanciano on line

di Sofia Coletti

Saranno la voglia di cultura, il piacere dell’evasione o la ricerca di come trascorrere il tempo in questa fase di restrizioni. Sta di fatto che, nonostante tutte le oggettive difficoltà, il mercato del libro regge. E la libreria conserva il suo ruolo di presidio culturale cittadino.

"Non me ne capacito neppure io a devo dire che stiamo mantenendo tranquillamente il giro di affari e clienti", racconta Maurizio Mariucci, titolare e amministratore con la società Calzetti-Mariucci della Libreria Grande di Ponte San Giovanni. "Siamo una libreria del territorio – prosegue – abbiamo molti più lettori di Gubbio e Foligno che di Perugia. Insomma i nostri clienti continuano a venire anche da fuori comune, la legge lo consente. Non abbiamo problemi tanto che nessuno dei dipendenti è in cassa integrazione". Le vendite, prosegue, sono nella media, "anche se a onor del vero un bell’aiuto per stabilizzare il momento è arrivato dai finanziamenti stanziati dal Governo per Comuni e direzioni didattiche che hanno acquistato libri in tutte le librerie". E cosa legge il cliente medio? "Adesso cominciano le uscite dei libri di Natale, e c’è stato un grosso spostamento verso la narrativa di viaggio visto che non ci si può spostarsi. Sempre alto il gradimento per il giallo".

C’è poi la Feltrinellli, in pieno centro storico. "Quello che stiamo vivendo è un momento difficile – dice la direttrice, Daniela Scoccia – che ha portato a una riduzione delle presenze in libreria e di conseguenza a una flessione delle vendite. Tuttavia la libreria rimane un importante presidio culturale in città e la domanda del libro ora più che mai è stabile e forte. Perché il libro è un oggetto culturale congeniale in un periodo come questo in cui è fortemente calata la fruizione di altre attività culturali. E nonostante il rilevante impatto del mercato online che si è molto rafforzato a partire dai mesi del lockdown – prosegue – le persone continuano ad aver voglia di frequentare e scoprire la libreria che è il luogo per eccellenza dove si mettono in comunicazione i libri con i lettori. Come Feltrinelli abbiamo la possibilità di offrire entrambi i servizi integrando e creando sinergia tra e-commerce e libreria fisica".

In Piazza Morlacchi, è aperta da anni la Libreria Morlacchi: "La nostra – spiega il titolare Gianluca Galli – è una libreria a vocazione prevalentemente universitaria e ora ovviamente è molto penalizzata dalla mancanza degli studenti. In compenso si stanno sviluppando velocemente gli acquisti digitali e di e-commerce. Noi piccoli librai ci approcciamo adesso a questa dimensione, ci diamo da fare ma subìamo i grandi portali che hanno oliato da tempo il meccanismo".

Ma accanto alle librerie, ci sono le biblioteche comunali. Sono chiuse ma continuano ad erogare servizi e attività on line decisamente apprezzati dagli utenti, come racconta la responsabile, la dirigente Roberta Migliarini. "Abbiamo tanti progetti in arrivo, per adesso garantiamo, tra l’altro, servizio di risposta telefonica alle richieste, orientamento alla lettura, scansione di testi antichi e immagini soprattutto all’Augusta. Per le attività on line, abbiamo riattivato il format “Biblioteche e favole” già sperimentato durante il lockdown, lanciamo un nuovo format di video recensioni di libri per adolescenti e continua il format Librophonica. Abbiamo anche implementato le liste di libri open dalla piattaforma del prestito digitale sempre sul web. Vogliamo mantenere un rapporto con il pubblico che frequenta le nostre biblioteche e nel contempo attirare l’attenzione di persone che nella normalità non si avvicinerebbero alla biblioteca, ma che sono attive sui social".