MICHELE NUCCI
Cronaca

Le riforme della Regione. Polizia locale, c’è tanto da fare: "Numero unico in tutta l’Umbria"

Una legge vecchia di quasi vent’anni: così Palazzo Cesaroni ha deciso di rimetterci le mani. Una sola graduatoria dalla quale attingere per far fronte alle carenze delle amministrazioni comunali. .

La Municipale in piazza a Perugia (Foto Crocchioni)

La Municipale in piazza a Perugia (Foto Crocchioni)

Una legge vecchia di quasi vent’anni sulla quale la Regione ha deciso di rimettere le mani. Parliamo di polizia locale e di tutta una serie di interventi non più rinviabili. Se ne è parlato in una riunione della Prima commissione del Consiglio regionale alla quale hanno preso parte i rappresentanti umbri dell’Associazione nazionale polizia locale, quelli di Cgil, Cisl e Uil Umbria, il presidente dell’Anci Umbria, Federico Gori e di Upi Umbria, Marco Bruni. Presenti anche l’assessore Francesco De Rebotti e gli uffici della Giunta regionale.

Dalle audizioni è emersa l’esigenza condivisa di intervenire su una norma ormai datata. Le proposte di modifica sono state numerose, a partire dall’idea di un corso-concorso su base regionale, in modo che ogni Comune possa attingervi; un supporto psicologico per gli operatori; la definizione di standard minimi di servizio; chiarire le modalità di impiego del volontariato per progetti di osservazione e segnalazione; la necessità che la Regione faccia da stazione appaltante per tutto il materiale che serve alla polizia locale; prevedere l’utilizzo dei droni per gli agenti di polizia locale; individuare un fondo per le spese legali degli operatori; prevedere nella legge la festa regionale della polizia locale e riconoscimenti agli operatori che si sono distinti in particolari attività di servizio.

Oltre a ciò è stato richiamata la necessità di istituire un numero unico regionale di polizia locale e di puntare sulla formazione, avendo Villa Umbra come scuola di formazione regionale, magari prevedendo un settore dedicato alla polizia locale e potenziando soprattutto la formazione operativa. Ma anche progetti di educazione nelle scuole; la sicurezza dei lavoratori di polizia locale, definendo in maniera tassativa il numero di agenti per i servizi esterni; la copertura assicurativa per gli agenti; il potenziamento degli uffici regionali che si dedicano al tema; la promozione di forme di associazione tra i servizi di polizia locale per i piccoli Comuni, che sono la maggioranza di quelli umbri.

Inoltre, in più interventi, è stata richiamata la necessità di modificare anche il regolamento attuativo della legge, ad esempio per disciplinare in maniera corretta i colori della polizia locale e renderli uniformi in tutti i territori; ma anche per rivedere i gradi a livello organico e aggiornare i dispositivi di difesa, ad esempio con i guanti e i giubbini anti-taglio o i cuscini per il Tso.