
C’è da prenderne atto. La corsa si è quasi fermata. Lo zoccolo duro dei no-vax è stato scalfito poco, pochissimo. Quelli che non vogliono saperne del vaccino continuano a fare resistenza. E sono pochi, davvero pochi - rispetto agli auspici e agli appelli di Speranza & Figliuolo - quelli in fondo alla lista che si fanno convincere. Alcuni accettano l’iniezione per per un ripensamento, una illuminazione scientifica, altri per un ripensamento o una conversione dopo aver saputo che un parente restio alla puntura è finito intubato. Altri cedono perché non ne possono più di avere il green pass facendosi ispezionare il naso ogni due giorni, alla spiccia, da un tapoione. Ma il risultato di queste retromarce è, numericamente parlando, esiguo. Mentre invece vanno avanti con lena e regolarità le iniezioni di ’booster’ ai fragili e a chi sa che è opportuno farsele fare. Non lo dicono i medici, non lo dicono i propugnatori della scienza. Lo sbandierano i numeri, che parlano secchi: nella nostra regione le somministrazioni di terze dosi di vaccino Covid sono oltre otto volte superiori rispetto alle prime. In Umbria nell’ultimo giorno. Sono state 1.969 a fronte di 239 secondo i dati della Regione aggiornati al 7 novembre.
La prima dose è stata somministrata all’85.34% della popolazione vaccinabile mentre l’83,39 ha completato il ciclo di immunizzazione (777 tra sabato e ieri). Sono invece 51.412 coloro che hanno ricevuto la terza dose di vaccino, il 6,4% dei vaccinabili. In base ai dati del Governo alla mattina del 7 novembre sono state somministrate il 93,4 per cento delle dosi fornite all’Umbria, cioè 1.371.870 delle 1.469.397. Ne sono quindi disponibili 97mila 527. Quanto ai dati dell’incidenza della pandemia, i nuovi casi in Umbria sono stati 102, e c’è da registrare, purtropp, una nuova vittima, nell’ultimo giorno. Ma scendono i ricoverati in ospedale: 48, due in meno, sei dei quali, erano sette, in terapia intensiva, tutti a Terni mentre quella di Perugia torna a essere senza pazienti con il virus. È il quadro che è apparso sul portale della Regione. Sono stati invece 54 i guariti e salgono così a 1.418 gli attualmente positivi, 47 in più. Sono stati analizzati 1.754 tamponi e 8.589, per un totale di 10.343 test e un tasso di positività pari allo 0,98% (0,85 sabato).
Intanto aumentano i contagi tra gli alunni a Magione. L’Usl Umbria 1 ha disposto alla primaria di Agello la quarantena per due classi – che passeranno per qualche giorno in didattica a distanza -, la sorveglianza sanitaria per altre due e un tampone di controllo preventivo per l’ultima classe rimanente del plesso. Effetti anche alla primaria di Magione. "Nel capoluogo si prevede la sorveglianza sanitaria per due sezioni – spiega il Comune –. Tamponi di controllo sono inoltre previsti anche per il personale scolastico (Ata e insegnanti) e del pulmino".