L’economia dell’Umbria "Siamo regione industriale Il turismo? Conta meno..."

Nemetria a convegno: "La manifattura produce il 15% del Pil, non scordiamolo". L’associazione ha messo a confronto istituzioni e finanza sulla transizione digitale.

L’economia dell’Umbria  "Siamo regione industriale  Il turismo? Conta meno..."

L’economia dell’Umbria "Siamo regione industriale Il turismo? Conta meno..."

"L’Umbria ha una tradizione industriale forte che oggi vale il 15 per cento del Pil regionale, mentre il turismo tra il 3 e il 4 per cento. Noi abbiamo tutti l’idea dell’Umbria come di una regione turistica, con tante persone che visitano città come Assisi e Cascia. Tutto molto bello, ma la base economica dell’Umbria è l’industria. Questa è una regione industriale". Un premessa essenziale, un paletto piantato con forza viene da dire, un chiarimento necessario insomma, quello espresso dal vicepresidente di Nemetria, Angelo Maria Petroni, docente universitario messo sul tavolo "per avere una visione quanto più possibile corretta della realtà socio-economica umbra e concepire, quindi, strategie e politiche efficaci ed efficienti per lo sviluppo della regione".

Parole che Petroni le ha pronunciate ieri in occasione del convegno organizzato dall’associazione Nemetria a palazzo Graziani sul tema ‘La morale dell’algoritmo e il futuro della twin transition’. Un incontro a cui è intervenuto un autorevole parterre di ospiti e a cui hanno partecipato i vertici istituzionali ed esponenti del mondo economico, industriale e finanziario umbri. D’altronde le tematiche affrontate, in particolare la transizione digitale e green, sono "fondamentali per l’Umbria – spiega ancora Petroni – proprio perché riguardano il settore industriale: c’è una ragione generale di protezione dell’ambiente e di sostenibilità – Petroni ne ha quindi spiegato il motivo –, ma anche di competitività economica. Le aziende che non si sono digitalizzate, che non hanno processi energetici efficienti e catene del valore legate a questi, vengono mano a mano tagliate fuori dalla competizione internazionale, ma anche dalla struttura della produzione internazionale. Se la catena del valore è fatta di dieci passaggi, tu sei in uno di questi e non hai affrontato queste due transizioni, vieni bloccato. Quindi devi necessariamente adattarti al resto della catena". Ad aprire i lavori era stata però la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, che ha dichiarato come l’Umbria, "cuore verde d’Italia, si presti per dibattiti di questo genere e politiche che possano portare a questa transizione nei tempi previsti e nell’interesse generale”". Tesei ha poi ricordato come la twin transition sia tra le "missioni previste dal Pnrr. Su questo stiamo lavorando".