SOFIA COLETTI
Cronaca

L’effetto Umbria Jazz. Un indotto da 29 milioni

Il festival è tra gli eventi nazionali più importanti per la spesa dei turisti. Quasi 14 milioni vanno a locali e ristoranti, il resto tra ricettività e trasporti.

L’effetto Umbria Jazz. Un indotto da 29 milioni

Il pubblico di Umbria Jazz all’Arena Santa Giuliana

Un impatto da quasi 29 milioni di euro nell’arco di dieci giorni. E’ lo straordinario risultato che Umbria Jazz regala a Perugia: il festival è infatti tra gli eventi nazionali in cui si è speso di più in questo 2024, a conferma delle fortissime ricadute economiche, turistiche e sociali delle manifestazioni culturali, del loro peso sulle economie locali e del significativo incremento che determinano sugli introiti per gli alloggi, il trasporto, il cibo e le bevande.

I trionfali numeri relativi a Umbria Jazz arrivano dal report “I Dati D’Italia” che ogni anno viene condotto da “The Data Appeal Company“ per monitorare lo stato dell’arte dell’offerta turistica in Italia. Il report ha raccolto e analizzato miliardi di contenuti online scritti dai visitatori su strutture ricettive, ristorazione e attrazioni turistiche e li ha combinati con le prenotazioni di hotel, i voli aerei, e le tariffe delle strutture ricettive, per tracciare lo stato di salute del comparto e la reputazione di ogni singola area del territorio. Il risultato è la più completa e dettagliata analisi dello stato dell’offerta turistica italiana, così com’è vissuta e raccontata dagli stessi visitatori.

Lo studio prende in esame l’impatto degli eventi sul turismo. Tra festival e concerti, Umbria Jazz si impone tra gli eventi in cui si è speso di più: in dieci giorni, dal 12 al 21 luglio, sono arrivate circa 450mila persone per una spesa totale di 28 milioni 992.678 euro: di questi 5 milioni 324.116 euro si sono spesi per la ricettività, 13 milioni 773.837 euro per locali e ristoranti, 9 milioni 894.723 euro per i trasporti.

Nella classifica Umbria Jazz si piazza al secondo posto dopo Lucca Summer, spalmata però dal 2 giugno al 26 luglio e prima di Rock in Roma, di una data a Milano del concerto di Taylor Swift: The Eras Tour (impatto da 20 milioni), di Firenze Rocks, del Red Valley Festival a Olbia e del Primo Maggio a Roma con 7 milioni.

Insomma i grandi concerti si traducono in grande business e i live non solo sono tornati ma sono più vivi che mai, sottolinea il report 2024 di “The Data Appeal Company“, fondata da Mirko Lalli nel 2014 come Travel Appeal e nel 2022 acquisita da Almawave Spa quotata sul mercato Euronext Growth Milan di Borsa Italiana e parte del Gruppo Almaviva. Da qui al 2032 il turismo musicale crescerà a un tasso del +8,5% l’anno per un valore di 14 miliardi di euro e i live dei migliori artisti del mondo e i festival sono e continueranno ad essere benzina per le mete turistiche.