REDAZIONE UMBRIA

L’emergenza carceri. Ipotesi fondo nazionale per la sanità dei detenuti

La governatrice Proietti a confronto con il garante Giuseppe Caforio e il direttore D’Angelo. Il Comune: "Necessità di aprire una Rems".

La governatrice. Stefania Proietti e il garante dei detenuti Giuseppe Caforio

La governatrice. Stefania Proietti e il garante dei detenuti Giuseppe Caforio

Il diritto alla salute deve essere garantito a tutti. Senza distinzione. E, di conseguenza, ai detenuti, a partire da quelli detenuti negli istituti umbri. È stato ribadito, ancora una volta, nel corso dell’incontro, "fortemente voluto", tra la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, e il garante dei detenuti, Giuseppe Caforio, alla presenza del direttore regionale Salute e Welfare, Massimo D’Angelo.

"La presidente Proietti ha dimostrato da subito un forte interesse per la situazione carceraria", ha affermato Caforio. Durante la riunione sono state analizzate le criticità delle 4 strutture detentive presenti in Umbria, Perugia, Terni, Spoleto e Orvieto. "Un problema comune e rilevante – ha aggiunto il garante - è il sovraffollamento: i detenuti sono circa 1.600, a fronte di una capienza massima di circa 1.200 posti. Di questi, il 70% proviene da altre regioni italiane, a seguito di reati commessi al di fuori del territorio umbro". I numeri su scala nazionale sono significativi per evidenziare la situazione di sovraffollamento sul territorio regionale: in Italia sono circa 64.000 i detenuti su una popolazione di circa 60 milioni e l’Umbria, in proporzione ai residenti, ospita una quantità di detenuti doppia della media nazionale. "Questa situazione grava fortemente sul sistema sanitario regionale, mettendo in luce uno squilibrio che richiede interventi a livello nazionale".

Per trovare soluzioni percorribili, la residente Proietti ha espresso "la volontà di portare la questione all’attenzione della Conferenza Stato-Regioni, proponendo l’istituzione di un fondo nazionale per la sanità carceraria che permetterebbe una redistribuzione più equa dei costi anche in base alla popolazione carceraria". Altro tema di primaria importanza è stato quello delle REMS, le strutture dedicate ai detenuti con patologie psichiatriche. Una mancanza che la presidente Proietti ritiene urgente da colmare. Proprio sull’istituzione delle REMS la presidente Proietti si è confrontata da poco con il procuratore generale, Sergio Sottani, prendendo l’impegno di avviare un confronto con i sindaci per individuare una possibile collocazione della struttura oltre a pianificare le fasi di progettazione e gestione delle stesse.

Un primo segnale arriva da Perugia. Nell’ultima seduta del consiglio, infatti, è stato approvato l’ordine del giorno di Pensa Perugia con il quale si impegna l’amministrazione "a farsi portavoce della necessità di aprire una REMS all’interno di un approccio in cui sia sempre la dimensione di cura a prevalere sugli aspetti detentivi, e parallelamente chiedere un potenziamento dei servizi sociali e sanitari del territorio per attuare, dove è possibile, forme alternative di riabilitazione sociale". Infine, la presidente Proietti, come riferisce la Regione, ha richiesto al garante Caforio aggiornamenti regolari e dettagliati sulle dinamiche legate al sistema penitenziario regionale. Allo stesso tempo è in fase di organizzazione un programma di visite alle carceri umbre, per incontrare i detenuti, il personale della polizia penitenziaria, amministrativo e assistenziale ascoltando le loro istanze