
L’enigma Si svela il Maestro di San Francesco
Entrano nel vivo i preparativi e l’organizzazione logistica della nuova mostra della Galleria Nazionale dell’Umbria che dal 10 marzo al 9 giugno farà scoprire al grande pubblico la figura del Maestro di San Francesco: uno degli artisti più importanti del Duecento, dopo Giunta Pisano e prima di Cimabue ma anche figura avvolta nel mistero, alla quale gli studiosi non sono ancora riusciti a dare un nome. E’ chiamato così dalla tavola con l’effigie del Santo dipinta su un’asse dove, secondo la tradizione, Francesco spirò, conservata all’interno del Museo della Porziuncola nel Santuario di Santa Maria degli Angeli che eccezionalmente verrà esposta nella mostra “L’enigma del Maestro di San Francesco. Lo stil novo del Duecento umbro“ curata da Andrea De Marchi, Veruska Picchiarelli, Emanuele Zappasodi e inserita nell’ambito delle celebrazioni per l’ottavo centenario dall’impressione delle stigmate a San Francesco.
Per raccontare il progetto e inquadrare l’artista nel “suo“ territorio, il direttore della Galleria Nazionale Costantino D’Orazio, il suo staff e i curatori hanno proposto un press tour con vari itinerari e tappa clou nella Basilica Inferiore di San Francesco (nelle foto): qui tra visioni ravvicinate degli affreschi e racconti storici e artistici hanno svelato i tratti più appassionanti dell’avventura espositiva che porterà a Perugia, riuniti per la prima volta, sessanta capolavori dell’artista provenienti anche dal Louvre di Parigi, dalla National Gallery di Londra e dal Metropolitan di New York. Cardine sarà la Croce del 1272, proveniente da San Francesco al Prato e dalla Galleria Nazionale, che conserva il principale nucleo delle opere su tavola dell’artista, il percorso si estende idealmente al ciclo con Storie del Cristo e Storie di San Francesco eseguito dal pittore nella Basilica inferiore di Assisi, anche per l’accordo di valorizzazione con il Sacro Convento.
Con l’occasione D’Orazio ha puntato l’attenzione su quello che sarà uno momenti più spettacolari della mostra: grazie ai rilievi acquisiti con laserscanner 3D, verrà allestita in Galleria una sala immersiva che ricostruirà, con le più moderne tecnologie multimediali, proprio le pitture murali delle Basilica Inferiore, in parte compromesse dagli interventi avvenuti alla fine del XIII secolo, in particolare dopo l’arrivo di Giotto: si potrà così ammirare l’assetto e lo splendore originale (oggi solo immaginabile) della decorazione dell’intera Chiesa che il Maestro di san Francesco aveva trasformato in un reliquiario variopinto, rivestendo le volte di un cielo trapunto di stelle e i costoloni di motivi decorativi di sorprendente originalità e di un estro creativo irrefrenabile. Meraviglie del passato che dal 10 marzo troveranno nuova vita in Galleria.
Sofia Coletti