"Quando ho scelto di concentrarmi su questo ambito ero consapevole che potevano esserci dei problemi. Era un ‘rischio’, per così dire, ho preventivato e accettato. Ma i miei familiari no. Ed è questo che mi allarma maggiormente, perché le mie scelte professionali, anzi le conseguenze delle mie scelte professionali ricadono anche su cui a queste è estraneo. Per il resto, ho piena fiducia nella magistratura e nelle forze dell’ordine". Intimidito e minacciato lui, lo stesso i suoi familiari. La colpa dell’avvocato? Quella di aver fatto il suo dovere e cioè, nel caso specifico che avrebbe provocato la "reazione", di aver esercitato il ruolo di tutore di minore e loro difensore in un procedimento giudiziario. Sulla vicenda che vede l’avvocato Riccardo Minelli e i familiari destinatari di minacce, sono in corso indagini. Nel mirino degli investigatori ci sarebbe una lettera minatoria che avrebbe delle congruenze con le missive recapitate al Tribunale dei minori e al Comune di Umbertide per le quali, nei giorni scorsi, era scattato un allarme. Intanto, prende posizione l’Ordine degli avvocati di Perugia che "esprime massima solidarietà al collega". "Nel proclamare la ferma condanna di tali iniziative riprovevoli - scrive il presidente Carlo Orlando - si ribadisce l’importanza della funzione dell’avvocatura anche nello svolgimento di tali peculiari e delicati incarichi e si richiama l’attenzione delle Istituzioni affinché venga fatta piena luce sugli episodi già oggetto di denunce e siano approntate le necessarie misure atte a prevenirli". ll consiglio dell’Ordine, "assicura la vicinanza e sostegno al collega nel prosieguo della vicenda, riservando sin d’ora iniziative nelle opportune sedi, anche a tutela della funzione dell’Avvocatura e dell’esercizio della professione forense".
CronacaLettera minatoria all’avvocato. Nel mirino il legale Minelli: "Minacciati anche i familiari"