L’ex assessore vuole la Regione: "Promuoverò l’anima cristiana"

Agostino Cetorelli candidato di Noi Moderati: "Vitale per la città avere un rappresentante a Palazzo Cesaroni"

L’ex assessore vuole la Regione: "Promuoverò l’anima cristiana"

Agostino Cetorelli, già assessore comunale al welfare

FOLIGNO

"Avere un rappresentante in Regione è vitale per Foligno ma anche per gli otto comuni per cui ho esercitato il ruolo di coordinatore rispetto alla Zona sociale. L’Umbria si è retta sempre su una triade geopolitica in cui Foligno ha sempre avuto un ruolo ed è ora di ripristinarla". Agostino Cetorelli, assessore comunale al sociale dal 2019 al 2024, è in corsa alle regionali con Noi Moderati.

Perché la scelta di tentare la corsa alle regionali?

"Per promuovere l’anima cristiana della nostra terra e lanciare il progetto della ‘Grande Umbria’ al fine di riconnettere le tante città umbre e di origini umbra e creare una rete di ‘chiese aperte’ per far vivere le esperienze religiose e culturali in vista del Giubileo in maniera libera. Mi candido per dare continuità alla rivoluzione gentile che abbiamo avviato nei comuni mettendo al centro famiglia e disabilità. Per cambiare l’iniquo Isee con il fattore che valorizza le famiglie e costruire una legge sul Dopo di noi per la disabilità. Più libertà: educativa, imprenditoriale da obblighi anche sanitari e zero assoluti giuridici da non più sperimentare rispetto alla stagione del Covid. La montagna al centro dell’attenzione con un piano casa riguardo ai piccoli borghi, per invertire la tendenza dello spopolamento con servizi che facilitino tramite smart working le possibilità di lavoro e la residenzialità ".

Quali priorità , se eletto?

"Nella sanità serve rafforzare i medici di base corroborando quanto ho già sviluppato da assessore in collaborazione con l’ospedale: curiamo le lunghe degenze non gravi per gli anziani a casa. I polmoni Foligno-spoleto possono trovare una sinergia nell’autonomia. Connettersi ai grandi assi ferroviari e portare in fondo lo svincolo di Scopoli. Un’ attenzione speciale agli aeroporti. C’è poi la questione idrica e ambientale. I nostri fiumi, non più emergenza da rattoppare, possono diventare volano di sviluppo: penso al Topino, ma al Tevere, al Nera e al Trasimeno dove la nostra lista ha portato risultati importanti con un piano manutenzioni e adduzioni possibile. Le concessioni idroelettriche devono essere monitorate e aggiornate. Al centro c’è ovviamente la famiglia, la vita e la coscienza di una missione di popolo, quello umbro, che ha contribuito aalla diffusione del Cristianesimo".

Lei è uscito dalla Lega e ha scelto un altro partito, perché?

"Ho mantenuto amicizia e rapporti con tutti. Voglio costruire uno spazio politico per la civiltà appenninica che collega nord a sud".

Alessandro Orfei