SILVIA ANGELICI
Cronaca

L’export umbro a gonfie vele. Crescita superiore alla media . Olio, motore delle vendite estere

Monitor dei distretti di Intesa Sanpaolo: nei primi nove mesi del 2024 volumi in aumento del 20,4%. Maglieria e abbigliamento più +19,4%; mobile dell’Alta Valle in calo (-8,2%), ridotti i mercati.

Volano le esportazioni umbre

Volano le esportazioni umbre

PERUGIA"I distretti umbri continuano a mostrare un buon andamento confermando la capacità di cogliere le evoluzioni del mercato. Come banca dei territori supportiamo il processo di crescita anche internazionale delle imprese attraverso un approccio integrato che unisce alle soluzioni finanziarie, percorsi formativi e una consulenza specializzata, grazie ai nostri professionisti sul territorio e a partnership strategiche all’estero. Offriamo inoltre sostegno alle imprese toscane e umbre: nei primi nove mesi del 2024 abbiamo erogato finanziamenti per 1,2 miliardi di euro, in relazione anche alle progettualità in ambito di transizione 5.0 e alle erogazioni con garanzia Futuro di Sace", così Tito Nocentini, direttore regionale Toscana e Umbria di Intesa Sanpaolo, nel commentare il Monitor dei Distretti.

Dunque i numeri: le esportazioni distrettuali umbre nei primi nove mesi del 2024 sono state di 937 milioni di euro con una crescita di 159 milioni che rappresenta una variazione a prezzi correnti del 20,4%, superiore alla media dei distretti italiani che è stata pari all’1,3%. Come emerge dal Monitor, elaborato dal Research Department di Intesa Sanpaolo, a trainare la crescita sono principalmente la maglieria e abbigliamento di Perugia e l’olio umbro, che coprono più del 90% delle vendite all’estero legate ai distretti della regione. Il primo ha registrato, infatti, una crescita del +19,4%, risultato particolarmente positivo considerato il rallentamento che il sistema moda italiano sta attraversando a causa principalmente del calo dei consumi depressi dalle spinte inflattive. La crescita risulta diffusa ai principali mercati di riferimento con gli Stati Uniti che si confermano come primo sbocco, seguiti dalla Francia e dalla Cina.

Da un punto di vista di variazione percentuale è il distretto dell’olio che presenta la crescita maggiore, pari al 33,3%, più marcata nel primo semestre con variazioni superiori al 40% e più contenuta nel terzo trimestre. In parte questi andamenti sono anche giustificati da un significativo aumento dei prezzi dell’olio. La crescita riguarda i principali mercati di sbocco: Spagna, Francia, Germania, Taiwan, Australia, Svizzera e Polonia. Il distretto del mobile dell’alta valle del Tevere segna un calo nei primi nove mesi del 2024 del -8,2%, frutto di una riduzione più severa a inizio 2024 (-20,0% nel primo trimestre) e di una tenuta a partire da aprile (-1,1% nel secondo trimestre, -1,5% nel terzo trimestre).