
Lido Livi
Perugia, 5 agosto 2017 - «IL TEMPO non è nostro. Noi abbiamo solo la responsabilità di usarlo bene», racconta mastro Lido Livi, 76 anni, toscano di origine ma umbro di adozione. Una vita tra lame e coltelli per sperimentare un’arte esportata in mezzo mondo: la creazione artigianale di rasoi a mano libera. Lui, che per realizzare un pezzo impiega tre giorni, conosce il valore del tempo. Prezioso come i suoi rasoi ‘customizzati’ forgiati col cuore oltre che con gli attrezzi.
UN MERCATO di nicchia che tiene, «perché punta sulla qualità». Oggetti unici che nascono nel laboratorio di Ponte San Giovanni, in via della Scienza, dove i clienti vengono dall’Italia e dall’estero, dalla Spagna e dall’Australia, per acquistare rasoi che possono costare fino a mille euro ma «durano per sempre». Li ‘testano’ nella barbieria interna e se ne vanno con pennelli da barba in pelo di tasso e con coramelle, strumenti per la manutenzione. Tutto fatto a mano, come le forbici da parrucchiere, fiori all’occhiello della bottega nostrana.
ANCHE Papa Francesco ha ricevuto un kit da barba firmato Livi: «Glielo hanno consegnato i vescovi umbri direttamente in Vaticano», racconta lui, che i trucchi del mestiere, tramandato nella sua famiglia dal 1700, li ha imparati da bimbo. «Avevo 5 anni – dice – quando mio padre Alfonso mise me e mio fratello alla mola ad affilar coltelli. Vicino aveva appeso le tabelline e ogni tanto ci faceva esercitare con i conti: non dovevamo trascurare lo studio. A 14 anni ho capito che questa era la mia strada e non l’ho più lasciata.
Mi sono specializzato nel rasoio a mano libera, strumento nobile e delicato che richiede più fasi di lavorazione e continua ricerca sui materiali». Livi spiega: «Nella fucina, cuore del laboratorio, produco l’acciaio damasco per costruire le lame, che vengono prima disegnate. Poi passo al manico per cui utilizzo legni esotici ma anche zanne di provenienza legale, madreperla e pietre preziose. Nel manico di un rasoio ho disegnato la bandiera statunitense, strisce bianche in avorio e le rosse in corallo. Il fondo blu è in lapislazzuli, le stelle le ho incise con la penna a percussione. In un lavoro così è vietato sbagliare». E il ‘Grifetto’? «E’ un rasoio in serie ispirato al Grifo, stemma di Perugia. Artigianale, ma adatto ai principianti». Già, perché il rasoio a mano libera va usato con attenzione. «Per questo ho ideato dei video-scuola su YouTube dove spiego anche ai giovani come radersi». E lei come si fa la barba? «Che domande. Con i miei rasoi, ma ormai vado a occhi chiusi».