L’impiegato? È in malattia. Umbria terza per assenze

L’analisi di Cgia sugli uffici pubblici: 9 giorni di stop all’anno per ogni lavoratore. Davanti solo Calabria e Basilicata. Nel comparto privato il dato si riduce.

L’impiegato? È in malattia. Umbria terza per assenze

Il «mal d’ufficio» in Umbria colpisce un impiegato pubblico su dieci

L’Umbria è tra le regioni in cui i dipendenti pubblici fanno più assenze per malattia. Per la precisione è la terza ‘peggior’ realtà italiana con 9 giorni di media all’anno per ogni lavoratore, preceduta solo da Calabria e Sardegna, dove i giorni sono pari a 9,6. E’ quanto emerge da un’indagine della Cgia di Mestre che ha raccolto i numeri sull’assenteismo nel nostro Paese. E non va tanto meglio nel settore privato, dove le assenze con certificato del medico sono pari a 9,4 giorni: in questo caso l’Umbria è in sesta posizione. Dall’analisi del numero di giorni di malattia registrato nel 2023, in Italia il dato medio è stato pari a 8,5; se nel settore pubblico si è attestato a 8,3, nel privato è stato leggermente superiore e pari a 8,6. Le differenze a livello regionale sono comunque molto marcate. La regione dove i lavoratori sono più "acciaccati" è la Calabria; chi si è ammalato è rimasto a casa mediamente 15,3 giorni (9,6 giorni l’assenza dei dipendenti pubblici e ben 18,8 degli occupati nel privato). Praticamente il doppio di quanto registrato in Emilia Romagna e in Veneto, che, invece, hanno entrambe "cumulato" 7,8 giornate medie di malattia. Dopo la Calabria, i lavoratori più "malaticci" d’Italia sono quelli della Basilicata con 10,2 giornate medie.

Rispetto al 2017, in tutte le regioni il numero delle giornate medie di assenza per malattia è in calo, con punte del -20 per cento proprio nel Mezzogiorno (addirittura -23 per cento in Calabria). In tutti i casi, comunque, rispetto al 2017 la situazione è in netto miglioramento: il dato medio nazionale, ad esempio, è sceso del 16 per cento. Anche nella nostra regione c’è e una tendenza al calo delle assenze dal posto di lavoro: rispetto al 2017, infatti, sia nel pubblico che nel privato, si parla di una diminuzione tra il 17 e il 19%. In linea generale comunque I dipendenti pubblici sono più cagionevoli dei colleghi che lavorano nelle imprese private. E’ una tendenza storica che trova una ulteriore conferma anche dalla lettura delle statistiche relative alle assenze per malattia degli ultimi 7 anni. Solo in due occasioni, nel 3° trimestre del 2021 e del 2022, la situazione si è capovolta. In linea di massima, per entrambi i settori il picco minimo di assenze per malattia si verifica stabilmente durante i mesi estivi (luglio-settembre), mentre la soglia massima viene quasi sempre raggiunta in pieno inverno (gennaio-marzo).