REDAZIONE UMBRIA

L’India abbraccia Montone. Il ministro Rajnath Singh rende omaggio al suo soldato

L’esponente di governo del paese asiatico ospite d’onore nel borgo per la cerimonia dedicata a Yeshwant Ghadge, il militare-simbolo ucciso nel 1944 mentre combatteva per la libertà.

L’India abbraccia Montone. Il ministro Rajnath Singh rende omaggio al suo soldato

Non capita tutti i giorni che un ministro dall’India raggiunga un piccolo borgo in Umbria per rendere omaggio a un soldato connazionale caduto in guerra, in territorio straniero tanti anni fa. Invece ieri a Montone il ministro della Difesa dell’India, Rajnath Singh, ha partecipato a una cerimonia commemorativa in Piazza San Francesco dedicata anche al soldato indiano Yeshwant Ghadge, combattente tra le file degli alleati nel luglio del 1944 nelle campagne montonesi dove cadde per un gesto eroico. Successivamente fu insignito della Victoria Cross alla memoria. Un dispiegamento di forze dell’ordine e alte cariche ha fatto da cornice all’arrivo del ministro ricevuto dal sindaco Mirco Rinaldi, insieme alle scuole del territorio e a numerosi rappresentanti delle istituzioni nazionali e locali tra cui il sottosegretario alla difesa Perego e il prefetto Armando Gradone. Nel corso della cerimonia c’è stata la deposizione di una corona di alloro da parte dello stesso ministro della Difesa nei pressi del Memoriale dedicato al soldato indiano e a tutti i caduti, composto da una meridiana collocata in piazza e cinque cippi di mira che guidano lo sguardo dei visitatori verso i punti della valle, scenario dei principali eventi bellici. "Ieri è stata una giornata importante per India e Italia", ha affermato il sottosegretario di Stato alla Difesa Matteo Perego di Cremnago nel suo indirizzo di saluto alla delegazione del governo Indiano riferendosi all’avvenuta firma dell’Accordo di Cooperazione tra il Ministro Singh e il ministro Crosetto. Lo stesso sottosegretario ha aggiunto: "Ricordiamo il sacrificio del soldato indiano per la libertà e quello di tutti i caduti durante la prima guerra mondiale, che sia di monito alle nuove generazioni per un futuro senza guerra e senza privazioni delle libertà".