Crisi dell’automotive: allarme dei sindacati per la situazione altotiberina ed umbertidese in particolare. E proprio ad Umbertide la Cgil, il prossimo 22 novembre allestirà un presidio in Piazza Matteotti dalle 9.30 alle 11.30 per sensibilizzare istituzioni e cittadini. L’iniziativa è annunciata da Simone Pampanelli, segretario generale della Cgil di Perugia e Riccardo Coccolini, responsabile automotive per la Fiom Cgil che parlano "di allarme rosso in tutta la Provincia". "Se da una parte il Governo sbandiera dati record sull’occupazione – dicono - dall’altra stiamo assistendo nella manifattura ad una crisi senza precedenti. Il fermo generalizzato dei mercati sta producendo blocchi della produzione in tutto il settore metalmeccanico, ma il comparto più colpito è senza dubbio quello dell’automotive, settore attraversato da una rivoluzione importante con la transizione dal motore tradizionale endotermico all’ elettrico".
Per questo la Cgil è particolarmente attenta ad Umbertide, dove il comparto della componentistica è maggioritario e dove "si registriamo numeri preoccupanti sia sulla cassa Integrazione (letteralmente esplosa negli ultima mesi), sia sul numero di interinali ad oggi già espulsi dal lavoro". Cgil e attaccano la politica ed in particolare la Regione: "Invece di favorire il processo di salvaguardia e riconversione delle aziende la giunta si è limitata a condividere uno sterile documento, senza impegni specifici, che appare come una trovata elettorale invece che una seria presa in carico del problema. Ad oggi, il processo di riconversione del settore viene interamente scaricato sui lavoratori. Addirittura nel recente Def si profila un fortissimo taglio delle risorse destinate al fondo a sostegno dell’Automotive, quando nel documento prodotto in Regione, si chiedevano addirittura maggiori risorse a livello nazionale ed europeo". Cgil chiede percorsi fattivi come la creazione di agenzie per la riconversione industriale, politiche industriali, energetiche e di salvaguardia dell’occupazione, collaborazioni con l’Università su ricerca e sviluppo tecnologico". "Come Fiom e come Cgil - concludono Pampanelli e Coccolini - metteremo in campo iniziative diverse nella speranza che la futura giunta regionale, a prescindere dal colore, si faccia carico del problema".
Pa.Ip.