Sale lentamente il numero di casi di sindrome simil-influenzale e nella cinquantesima settimana del 2024, l’incidenza in Umbria è tra le più basse in Italia e comunque sotto la media nazionale. Inoltre, secondo quanto fin qui emerso, l’influenza è in forte ritardo rispetto all’anno scorso. Attualmente il sistema RespirVirnet dell’Istituto superiore di Sanità (che si avvale di centinaia di medici-sentinella) rileva nella nostra regione circa 6.500 casi (7.57 ogni mille abitanti), mentre un anno fa si sfiorava quota 8 mila e addirittura nel 2022 di questi tempi gli influenzati erano 17mila circa, con oltre 19 persone malate ogni mille assistiti. Fin qui sono comunque circa 40 mila che da novembre sono stati colpiti da sindromi influenzali nel Cuore Verde. Quelli che si ammalano di più sono ancora una volta i bambini tra 0 e 4 anni (9,40 casi ogni mille) e la fascia tra 15 e 64 anni. Gli anziani sono invece come sempre i più protetti grazie anche ai vaccini. Attualmente in Italia l’incidenza è pari a 9,5 casi per mille assistiti (9,0 nella settimana precedente) e quindi di due punti più alta dell’Umbria, che è comunque tra le cinque regioni dove ancora i virus si sono diffusi di meno. Ma in tutto il Paese l’arrivo dell’influenza sembra essere in ritardo rispetto a un anno fa: nella stessa settimana della scorsa stagione l’incidenza era di 15,8 casi per mille assistiti.
CronacaL’influenza frena: a letto 6.500 umbri