CLAUDIO LATTANZI
Cronaca

L’Intercity continuerà a fare tardi. Danno e beffa, pendolari infuriati

L’Ic 598 resta sulla linea lenta "con allungamento di percorrenza di 35 minuti". Caso in Parlamento

Pendolari “maltrattati“

Pendolari “maltrattati“

Nuova mazzata per i pendolari. L’ultima notizia negativa in ordine di tempo è stata comunicata da Rfi:"Si informa che per il treno IC 598 si prevede il prolungamento del provvedimento di inoltro in linea lenta, con un allungamento di percorrenza di circa 35 minuti fino a fine orario". Parole che per molti non significano nulla, ma per chi viaggia su quel treno diventano una condanna a nuove giornate interminabili.

L’indignazione dei pendolari cresce nei confronti di Rfi perché in una precedente lettera di risposta al ministero dei Trasporti veniva scritto che "saranno vagliate soluzioni di sistema anche in relazione al treno 589". Il Comitato dei pendolari prende posizione anche contro le istituzioni, "che solo a parole stanno sostenendo questo tentativo di riportare il treno ad un tempo di percorrenza umano. Proprio ieri arrivavano rassicurazioni dai referenti regionali su un possibile re-instradamento in Direttissima dal 28 aprile. Due ore dopo il coordinamento dei Comitati pendolari umbri riceveva, per conoscenza, la pec di Rfi indirizzata alla Direzione competente del ministero, con l’annuncio del prolungamento della percorrenza in Lenta. Dove è la verità? Come si può riporre fiducia sui nostri referenti istituzionali? - continuano - Siamo indignati per l’assordante silenzio del Comune, a parte qualche annuncio di richiesta di incontro con il ministero dei Trasporti, mai avvenuto sinora. Così come del primo cittadino: se è pur vero che c’è un assessore di competenza che si sta occupando della questione, in tutti questi mesi una parola di partecipazione sarebbe stata apprezzata".

Secondo il comitato dei pendolari:"Le istituzioni e la politica si dimenticano che questa moltitudine di persone costretta ogni giorno a viaggi della speranza per andare al lavoro lo fa perché in questa regione e soprattutto in questo comune non c’è lavoro per tutti. Dire che sia responsabilità della politica forse è troppo, però quanto meno la politica dovrebbe prendere atto che è comunque un fallimento economico e sociale dei territori e coadiuvare chi è costretto a spostarsi, anziché rispondere al disagio solo con sterili contentini a parole".

"Ancora beffe per i pendolari umbri", tuona la deputata Anna Ascani (Pd) che sulla vicenda dell’Intercity 598 presenta un’altra interrogazione al mininistro Salvini. "Così si mettono in ginocchio famiglie e cittadini", sottolinea Ascani.