Sempre più grave la situazione dei pendolari orvietani. I primi giorni del nuovo anno sono da incubo, tra ritardi dei treni e disagi di vario tipo. Ieri mattina si è registrato l’ennesimo ritardo. L’intercity 581, appena partito da Orvieto, si è subito fermato. Il motivo è stato un guasto sulla linea. Il treno è ripartito con 36 minuti di ritardo. Martedi era successa una cosa analoga per il rientro da Roma Termini alle 17. 47, con arrivo alla stazione di Orvieto con 56 minuti di ritardo. In quel caso il problema è stato rappresentato dalla partenza dai binari est di Termini, cosi come avviene da dicembre. "Questa situazione è insostenibile oltre ad essere una presa in giro perché il biglietto che paghiamo è quello di un intercity ma il tempo di percorrenza è maggiore di un regionale – dicono i pendolari – . Ai nostri amministratori comunali e regionali diciamo che il problema non è il singolo ritardo del venerdì scorso ma un sistematico non rispettare i contatti di viaggio. E chiedere le statistiche è assolutamente superfluo: già l’esperienza quotidiana dei pendolari dovrebbe essere più che sufficiente per agire subito e con forza". Venerdì scorso c’è stato il record dei ritardi, con quasi tre ore di ritardo che si sono registrate per tornare ad Orvieto da Roma. Sulla questione dei disservizi continui, l’assessore Gianluca Luciani ha chiesto spiegazioni a Trenitalia ed un monitoraggio statistico di tutte le situazione di ritardo e le relative cause, oltre ad aver annunciato un incontro con la dirigenza regionale di Trenitalia. Ad andare all’attacco di Trenitalia è stata la candidata sindaco Roberta Palazzetti che ha posto l’esigenza di vincolare Trenitalia al rispetto del contratto di servizio che ha stipulato con la Regione. Su questo argomento Palazzetti ha annunciato un incontro pubblico per illustrare alcune proposte a cui lavorare subito dopo il voto.
Cla.Lat.