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Medici (foto di repertorio)
Terni, 5 gennaio 2021 - L’associazione dei consumatori ‘Codici’ annuncia di aver presentato un esposto per la morte di un anziano ternano, cardiopatico, deceduto nella sua abitazione il 21 novembre scorso, dopo tre ricoveri all’ospedale Santa Maria gli ultimi mesi e un intervento chirurgico rimandato per "mancata disponibilità di un anestesista causa emergenza Covid", secondo quanto si legge in un passaggio della cartella clinica diffuso dall’associazione, a cui si è rivolta la famiglia dello scomparso. Il caso è riassunto dall’avvocato Massimo Longarini.
"Il signor Mario è deceduto nella sua abitazione per certificata ‘Cardiopatia-arresto cardiaco’ – spiega il legale – . Prima di allora è stato ricoverato nell’Azienda Ospedaliera di Terni il 31 marzo (sino al 07.04.2020), il 13 agosto (con dimissioni il 18 agosto) ed infine il 29 ottobre (sino al 3 novembre 2020)...In occasione del secondo ricovero ‘per scompenso cardiaco riacutizzato’ il povero signor Mario è stato dimesso con l’impegno scritto dei sanitari a ricontattarlo per essere sottoposto ad intervento di Mitraclip. Sicchè l’Azienda Ospedaliera ha proceduto al terzo ricovero con la seguente diagnosi di ammissione: ‘Altre e non specificate malattie della valvola mitrale’. In particolare, all’atto del ricovero, si riferisce di un’ ‘insufficienza mitralica severa’ con un intervento di mitraclip programmato per il 30 ottobre. Dopo 4 giorni di ricovero, tuttavia, il signor Mario è stato dimesso senza che fosse praticato allo stesso alcun intervento chirurgico. Nella cartella clinica si legge ,quale motivazione del mancato intervento, una frase dal contenuto tanto grave quanto enigmatico: ‘La procedura programmata di valvuplastica mitralica con sistema di Mitraclip veniva rinviata causa la mancata disponibilità dell’anestesista in considerazione dell’emergenza Covid’".
"Il paziente ha vissuto a casa gli ultimi giorni della propria esistenza in condizioni di grande sofferenza – aggiunge l’avvocato Longarini –. Ci si domanda, come sia stato possibile dimettere un paziente , cardiopatico, che per prescrizione degli stessi sanitari dell’Azienda ospedaliera avrebbe dovuto essere operato per la propria patologia, adducendo quale motivazione l’assenza di un’anestesista determinata dalla pandemia in atto".
Ste.Cin.