REDAZIONE UMBRIA

Lite su Casa e ospedale di Comunità. Dura replica del centrodestra al Pd

"L’ubicazione in piazza Duomo non si discute, ipotesi sciagurata e da scongiurare quella dell’ex Caserma"

L’area del futuro cantiere

L’area del futuro cantiere

"Il Pd non rimetta in discussione quanto deciso per la realizzazione della Casa e dell’ospedale di comunità". E’ il monito dei gruppi di maggioranza del centrodestra dopo che il Pd era tornato a criticare la decisione di utilizzare il palazzo di piazza Duomo per realizzarvi le due strutture sanitarie, per le quali l’avvio dei lavori è stato posticipato da fine anno a febbraio. La possibilità che l’ubicazione torni in discussione viene giudicata dal centrodestra comunale "una sciagurata ipotesi che va scongiurata se non si vogliono perdere gli importanti finanziamenti del Pnrr, che la precedente Giunta regionale ha destinato a Orvieto per servizi sanitari e che questa amministrazione ha voluto con forza che servissero anche per recuperare un immobile di prestigio abbandonato al suo destino da anni di non scelte della sinistra e da aste di vendita andate a vuoto". Così in una nota congiunta tutti i gruppi che sostengono il sindaco Roberta Tardani. "Per questo ci aspettiamo - continuano – che la neogovernatrice dell’Umbria, che ha tenuto per sé le deleghe della sanità perché giustamente non si fida di chi soltanto cinque anni fa l’aveva portata allo sfascio e nelle aule dei tribunali, confermi subito e senza tentennamenti gli importanti investimenti che riguardano il territorio di Orvieto e che, con la Casa e l’ospedale di comunità, risolveranno molti dei problemi della medicina territoriale". La maggioranza considera anche "paradossale che il Pd proponga una soluzione alternativa, quella dell’ex mensa della Caserma Piave, che non è riuscito a concretizzare in nessun modo quando era al governo della città e della Regione. Non si capisce poi di quali fondi regionali da recuperare parlino visto che l’accordo di programma tanto sbandierato si è dimostrato un documento vuoto, mentre sicuramente sappiamo a cosa servì l’operazione di acquisizione dell’ex mensa: l’estremo tentativo di provare a salvare i disastrati conti delle amministrazioni di sinistra come poi la storia ha dimostrato e di cui la città ha pagato per anni il caro prezzo". La mggioranza attacca l’opposizione: "Le elezioni comunali hanno confinato all’opposizione il Pd e i suoi sodali della coalizione del ’no’ a tutto, dalla complanare alla Casa di comunità passando per il Cepol di Orvieto scalo, un risultato che non può essere sovvertito dall’esito delle elezioni regionali".

Cla.Lat.