REDAZIONE UMBRIA

Lite su treni e strade : "Nodino, solo promesse"

Fanno discutere gli annunci del ministro Salvini nella sua visita a Perugia. Centrosinistra e Radicali incalzano: "Situazioni critiche e siamo a zero euro".

Il ministro Salvini con l’assessore Melasecche e la presidente Tesei nella visita di giovedì a Perugia

Il ministro Salvini con l’assessore Melasecche e la presidente Tesei nella visita di giovedì a Perugia

Treni e strade, tema sempre ‘caldo’ in questa campagna elettorale. E così dopo lo sbarco dell’altro ieri del ministro Salvini che ha fatto la lista dei futuri investimenti in Umbria, entrano nel merito i Radicali di Perugia. Questi ultimi, con il segretario comunale Michele Guaitini, criticano in particolare le promesse dell’assessore regionale Enrico Melasecche e della Giunta sul Nodino. Guaitini è andato a ripescare alcune dichiarazioni del 2020 del titolare della delega alle Infrastrutture: "L’assessore ci raccontava che avevano sostanzialmente trovato i fondi per fare il Nodino con la malsana idea di toglierli dalle manutenzioni straordinarie – ricorda il segretario dei Radicali -, si parlava di 160 milioni. Oggi il conto è arrivato a 505 milioni e pare non volersi arrestare... Entro due anni Melasecche disse che sarebbero partiti i cantieri con la realistica speranza di chiudere la legislatura con l’inaugurazione dell’opera (con annessa gufata a Romizi che sarebbe dovuto esserci con la fascia tricolore di sindaco…). Tra un mese si vota – ricorda Guaitini - e siamo al punto di quattro anni fa con in più un progetto definitivo pieno di criticità evidenziate dagli Uffici tecnici di Comune, Provincia e Regione (e un cronoprogramma di 8 anni che non tiene neppure conto che ci sono due aree protette dove per 5 mesi su 12 non si può muovere nemmeno una ruspa). Al momento – conclude - siamo ancora a zero-euro".