
"Guardando alcuni volti confermo il rischio di un ritorno al passato". Si infiamma sui social lo sfogo amaro e polemico...
"Guardando alcuni volti confermo il rischio di un ritorno al passato". Si infiamma sui social lo sfogo amaro e polemico di Angelo Mellone (foto) sul nuovo corso impresso dalla Regione a “UmbriaLibri“ di cui è stato per tre anni direttore artistico. Ritorno al passato, dice, "che non significa solo ridurre le tappe a due appuntamenti a Terni e Perugia, continuando a sprecare tante risorse per andare a Torino o Roma (...) o a organizzare piccoli e inutilmente costosi premi, ma soprattutto cancellare l’idea di una festa diffusa su tutto il territorio regionale, il cui primo scopo non è il piccolo convegnino ma la partecipazione della gente e la soddisfazione del pubblico. Qualche editore, mi par di capire, si è lagnato di un’apparente marginalizzazione dei libri umbri. A me sembra che aver riportato UL al centro di Perugia, aver costruito il cartellone ‘off’ e circondato iniziative strutturalmente minoritarie con grandi momenti di cartellone abbia contribuito ad accendere UL per chiunque". E ancora: "Leggo di uno stop a ‘scelte unilaterali’ del direttore artistico: scusate, ma che deve fare un direttore artistico se non scelte? Gli editori umbri sono stati sollecitati in ogni modo e non ho mai ricevuto un mezzo documento di proposta (...). Poi vedi le file chilometriche a Perugia, il 400% di crescita della partecipazione, tanti editori contenti, qualcun altro di meno, ma è fisiologico. Persino i commercianti a Perugia ci hanno ringraziato". E chiude "Quest’anno avevamo in mente di espandere UL verso Orvieto, Gubbio, Città di Castello, riunire i festival locali sotto l’etichetta UL per far rete, lavorare a un cartellone comune con Umbria Jazz, legare autori e cinema, continuare coi laboratori scolastici(...). Probabilmente sono cose che interessano meno. Tutto Legittimo, ma è legittimo farsi anche qualche domanda".