La città è ed il mondo della cultura tornano a riappropriarsi di un’opera d’arte moderna, integratasi con il tessuto locale fino ad entrare addirittura nei toponimi del percorso della "Festa dei Ceri". Con una cerimonia in programma domenica 3 aprile (Ore 16 Sala Trecentesca della Residenza Comunale) verrà restituito alla comunità l’"Ovo" della celebre artista Mirella Bentivoglio (deceduta nel marzo 2017). Realizzata in occasione della "Biennale – Gubbio ‘76" (22 agosto – 16 ottobre 1976) e installata all’inizio del "Buchetto" del Monte Ingino, realizzata su intelaiatura in legno e pietra con il coinvolgimento di maestranze eugubine, era collassata nel 2004. Da allora il rimpianto è aumentato. Oltre al valore artistico, l’"Ovo" si era inserito nello scenario individuato e voluto dalla Bentivoglio, inserendosi nel tempo nella "Festa dei Ceri" quale toponimo di una delle "mute" (cambio dei ceraioli) che si alternano nella corsa serale. Da domenica sarà possibile ammirarlo di nuovo grazie ad una operazione di restauro e ricostruzione che ha visto insieme Università dei Muratori, Comune di Gubbio, "amici di Mirella" e volontari. Alla cerimonia inaugurale parteciperanno con il Sindaco Filippo Stirati e l’assessore Giovanna Uccellani, Leonetta e Ilaria Bentivoglio, figlie dell’ artista, Giuseppe Allegrucci, Presidente Università Muratori, Ludovico Pratesi, critico d’arte, Davide Mariani, co-curatore del libro "Mirella Bentivoglio. L’altra faccia della luna", Marco Petrini Elce, architetto progettista del restauro. "L’Ovo di Bentivoglio, un’opera d’arte contemporanea, parte della storia di Gubbio – ha sottolineato il sindaco Stirati – si è inserita perfettamente nel nostro contesto urbano e addirittura nella nostra Festa più rappresentativa: restituirla al suo luogo originario è una operazione che simboleggia anche la rinascita e la voglia di rinascimento della città". Di un "lavoro fatto col cuore, che ha messo insieme tanti volontari" ha parlato l’assessore alla Cultura Giovanna Uccellani. L’operazione si realizza a cento anni dalla nascita della Bentivoglio, che ha creato negli anni un forte legame con Gubbio e in particolare con l’artista Toni Bellucci. Il presidente dell’Università dei Muratori Giuseppe Allegrucci a sua volta ha spiegato che "le pietre utilizzate per ricostruire l’Ovo sono le stesse dell’originale, integrate con alcune della stessa tipologia e provenienza".
g.b.