REDAZIONE UMBRIA

Logo di Santa Margherita. Vince Tamara Falaschi

Oltre 50 opere al concorso promosso dalla diocesi . In gara anche gli studenti. del polo ’Franchetti-Salviani’.

Tamara Falaschi premiata dal vescovo di Città di Castello, Luciano Paolucci Bedini

Tamara Falaschi premiata dal vescovo di Città di Castello, Luciano Paolucci Bedini

CITTÀ DI CASTELLO – Sono stati cinquanta i progetti grafici presentati al concorso che chiedeva di realizzare un logo per Santa Margherita. Tra i partecipanti, anche gli alunni delle classi 4E e 4F dell’indirizzo Grafica e Comunicazione del Polo Tecnico Franchetti Salviani di Città di Castello. "L’incontro di questi ragazzi con santa Margherita è stato sorprendente. Un lavoro, coordinato dai docenti, portato avanti con impegno e passione degli studenti, che hanno saputo leggere ed interpretare la vita e la storia di santa Margherita in modo originale, dimostrando sensibilità e professionalità", ha detto il vescovo monsignor Luciano Paolucci Bedini. "Santa Margherita è molto amata, in tutto il mondo. La realizzazione di questo logo vuole essere un primo e nuovo passo, per farla conoscere ancora di più. La partecipazione dei ragazzi al concorso ha portato in qualche modo santa Margherita in un futuro che appartiene alle nuove generazioni che, come abbiamo avuto modo di vedere, hanno saputo comprendere ed interpretare il messaggio di Margherita". La partecipazione al bando pubblicato dalla Diocesi, oltre agli studenti, è stata significativa in termine di quantità e qualità degli elaborati. Il logo più bello -che ha vinto il concorso- è stato quello presentato da una donna, Tamara Falaschi, che ha illustrato il processo creativo che ha portato alla realizzazione del simbolo "dove sono presenti gli elementi che meglio rappresentano la vita e il messaggio della santa: la cecità, l’appartenenza all’ordine della mantellate domenicane, il cuore con le tre pietre, arricchito dalla raffigurazione della Sacra Famiglia e Città di Castello, il luogo che l’ha accolta e amata". L’elaborato di Tamara Falaschi è quello che secondo la Commissione, "ha saputo meglio interpretare la figura della santa".