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Ecco i cronisti in classe di Cospaia
Avete mai pensato a quanto sia importante l’olio d’oliva per la nostra dieta e la nostra salute? L’olio non è solo utile come condimento o per dare gusto alle nostre ricette ma ha anche tante altre proprietà lenitive e curative. Lo abbiamo scoperto grazie al progetto didattico “L’olio ci insegna” svolto nella prima parte di questo anno scolastico e diviso in due fasi, una di ricerca e l’altra di esperienza diretta.
Il progetto è iniziato con un questionario proposto alle famiglie tramite il quale volevamo sapere tipi di uso e consumi dell’olio d’oliva, ma anche vecchi proverbi e modi di dire popolari del’Alta Valle del Tevere dove la coltivazione dell’ulivo e la produzione di “oro verde” ha radici secolari (potete leggere gli interessanti risultati nel nostro articolo di fondo).
La nostra esperienza diretta, invece, è iniziata il 31 ottobre mattina quando siamo andati a raccogliere le olive a casa di nonno Bruno che possiede un magnifico uliveto con oltre cento ulivi nel vicino paese di Cospaia, l’ex Repubblica situata a pochi passi dalla nostra scuola. Appena arrivati al campo di nonno Bruno abbiamo subito respirato la piacevole aria di collina e ammirato il panorama dell’Alta Valle del Tevere. La rilassante camminata che abbiamo fatto ha stimolato il nostro appetito al quale ha posto rimedio nonna Pietrina che, per rimanere legati al tema della giornata, ci ha offerto una colazione a base di pane toscano e olio casarecci. Ragazzi, mangiare una colazione del genere all’aperto è davvero favoloso, se non lo avete mai fatto dovreste provarlo!
A pancia piena e con il morale alle stelle ci siamo avviati all’uliveto. Qui nonno Bruno ci ha raccontato che una volta le olive venivano “rastrellate” manualmente, ramo per ramo, mentre adesso vengono utilizzate tecnologie avanzate, come il battitore automatico, che consentono di risparmiare tempo e fatica. Quindi, dopo tanta teoria, ci siamo messi all’opera e, spostandoci da olivo ad olivo, abbiamo prima steso le reti e poi iniziato la raccolta in maniera manuale. Il lavoro è stato faticoso ma appagato dalle numerose ceste colme di bellissime olive verdi.
La seconda fase dell’esperienza si è svolta il 15 Novembre quando ci siamo recati presso il frantoio Buzzichini, una struttura molto vicina alla nostra scuola raggiunta a piedi dopo una bella e salutare passeggiata di un paio di chilometri. Ad aspettarci abbiamo trovato Francesca, la dipendente, che ci ha fatto assistere a tutte le fasi della lavorazione dell’oliva e ci ha mostrato le moderne macchine per produrre l’olio. Dell’oliva non si butta niente: i noccioli vengono triturati per ottenere un combustibile naturale, usato per il riscaldamento proprio come accade con il pellet. Invece l’acqua di scarto, detta anche acqua di vegetazione, viene utilizzata come fertilizzante per concimare i terreni visto che contiene sostanze nutritive rilasciate dalle olive durante le fasi di lavaggio e di risciacquo.