REDAZIONE UMBRIA

L’Orvietana vince il derby. Ma Trestina dà battaglia

Serie D, i padroni di casa subito in gol con Caon, secondo successo consecutivo. Gli uomini di Calori le provano tutte: sul risultano pesano le molte assenze.

Un momento della gara nella foto concessa da Reby Animobono

Un momento della gara nella foto concessa da Reby Animobono

ORVIETANA 1 TRESTINA 0

ORVIETANA: Formiconi, Caravaggi, Mauro, Ricci, Congiu, Paletta, Esposito (66’ Simic), Orchi, Coulibaly (46’ Sforza), Fabri (46’ Panattoni), Caon. All. A. Rizzolo

S. C. TRESTINA: Fratti, Giuliani, Bucci (81’ Nuti), Serra (69’ Dottori), De Meio, Sensi (66’ Borgo), De Souza, Marcucci (79’ Arduini), Mencagli, Ferri Marini, Lisi. All. S. Calori

Arbitro: Cosimo Papi di Prato (Cantile – Lombardi)

Marcatori: Caon (O) 10’

ORVIETO - Il derby “nord vs sud“ dell’Umbria va all’Orvietana che la spunta su un Trestina ostinato a non cedere fino all’ultimo secondo. Ma, che si è trovata di fronte una squadra tosta, animata dalle identiche intenzioni e capace di andare a segno con una rete spettacolare realizzata da Caon dopo dieci minuti di gioco. Nata da una veloce azione sulla destra con palla servita a Coulibaly, bravo a confezionare un traversone teso, a mezz’altezza, sul quale si è avventato il quest’oggi incontenibile numero undici con un anticipo perentorio sul diretto avversario e un tocco, a ogni modo, imparabile per Fratti. Una rete che ha fatto la differenza, considerando come il Trestina non sia mai riuscito a impensierire la porta difesa dal sicuro Formiconi e sorvolando su un’altra occasione clamorosa con Panattoni, subentrato a Coulibaly, annullata con prontezza di riflessi dallo stesso portiere altotiberino. Nel calcio vince chi segna e l’Orvietana, che chiude il girone d’andata con il record di 24 punti, è la prima a saperlo. Il gruppo, guidato da Rizzolo, bravo a riprendersi da un periodo poco favorevole con le tre sconfitte consecutive, ha vinto e convinto nelle ultime due partite portate a casa con il minimo scarto. Risultati che mettono in primo piano la solidità di un assetto che concede molto poco agli avversari. È sempre un 5-3-2 con interpreti, vedi Mauro e Caravaggi, sempre più padroni dei meccanismi che regolano il modulo.

Il Trestina, che gioca bene e nelle cui fila militano giocatori di sicuro spessore, le ha provate un po’ tutte. De Souza, fin quando assistito dal fiato, ha dato filo da torcere alla retroguardia biancorossa. Ferri Marini ha giocato d’esperienza, Mencagli non è attaccante facile da contenere, i due esterni bassi spingono molto e lo fanno anche bene. Anche per la buona direzione di gara del sig. Papi a guadagnarne è stato lo spettacolo che non ha certo annoiato gli sportivi presenti. Rizzolo ha indovinato a confermare Coulibaly per Panattoni e Esposito in mezzo al campo in attesa di recuperare Proia. Entrambi hanno portato vivacità e freschezza. Di là dalla prestazione generale, al di sopra della media, va elogiata la prova di Orchi, ora uomo squadra e punto di riferimento per tutti.

Roberto Pace