DANIELE MINNI
Cronaca

Lotta alla crisi demografica. Chi si trasferisce a Terni non pagherà la Taric

La terza commissione ha dato il via libera alla deliberazione di Giunta. Ecco come funzionano gli sconti. Agevolazioni anche per chi acquista locali destinati ad attività.

Le decisioni di Palazzo Spada

Le decisioni di Palazzo Spada

Niente Taric per chi decide di trasferirsi a vivere a Terni e per chi acquista immobili a uso commerciale. La terza commissione consiliare ha dato il via libera a una proposta di deliberazione della Giunta che riguarda gli incentivi fiscali a favore dei nuovi residenti e per gli acquirenti di unità immobiliari destinate a una attività professionale e commerciale. Esenzione a partire dal 2025, e per la durata di 5 anni, dal pagamento della Taric a favore dei cittadini di nazionalità italiana o europea che trasferiscono la propria residenza nel comune di Terni nel 2025 e per gli anni a seguire tramite iscrizione all’anagrafe comunale per l’immobile destinato a prima abitazione, sia acquistata che in locazione. Per i successivi 5 anni, il nuovo contribuente corrisponderà una quota pari al 40% della Taric allo scadere del quale e, quindi, a partire dall’undicesimo anno, corrisponderà l’intero importo. L’esenzione avrà decorrenza dalla data di iscrizione all’anagrafe comunale a seguito di trasferimento della residenza a Terni. Al fine di evitare un utilizzo strumentale delle misure finalizzate ad incentivare l’ingresso di nuovi residenti, i benefici previsti non troveranno applicazione nel caso in cui un residente emigri in altro comune dopo l’entrata in vigore del presente atto per riacquisire la residenza a Terni prima che siano decorsi due anni. Per i nuovi proprietari di locali catastalmente destinati a commercio e a studi professionali, purché non locati da almeno due anni, è prevista invece una esenzione dal 2025 e per la durata di 5 anni dal pagamento della Taric. Per i successivi 5 anni, il medesimo contribuente corrisponderà invece una quota pari al 40% della Taric allo scadere del quale, quindi, a partire dall’undicesimo anno, corrisponderà l’intero importo. L’esenzione avrà decorrenza dalla data di acquisto dell’immobile. La manovra verrà finanziata attraverso il presunto maggior gettito dell’addizionale Irpef introitata grazie ai nuovi residenti. Una partita finanziaria stimata in circa 320mila euro anno, di quasi un milione di euro nel piano economico finanziario 2025-2027. Il punto di partenza da cui è nata questa proposta è stata la presa di coscienza del decremento demografico costante che è in corso anche a Terni.