
La cerimonia di intitolazione a Riano, dove Lanari, originario di Orvieto, ha vissuto e operato. Presente anche la sindaca Tardani
Un ponte a Riano, in provincia di Roma, porterà il nome dell’orvietano Francesco Lanari, simbolo della resistenza al regime fascista. In occasione dell’ottantesimo anniversario della Festa della Liberazione, si è tenuto a Riano la cerimonia di intitolazione del ponte di via Dante Alighieri a “Mastro Checco“. Così veniva chiamato Francesco Lanari, il ciabattino di Riano, nato a Orvieto il 12 marzo 1881 e divenuto cittadino del comune della Città Metropolitana di Roma dove è morto il 16 giugno 1972.
Nella sua bottega era solito ricevere i rianesi con i quali parlava di politica e degli eventi quotidiani e per questo fu ben presto perseguitato dal regime fascista. Dopo la caduta del fascismo e la liberazione dall’occupazione tedesca, destituito il podestà, Francesco Lanari ricoprì, sotto la tutela del Comitato di liberazione nazionale, l’incarico di commissario prefettizio dal 20 ottobre 1944 al 1 novembre 1945.
Alla cerimonia, insieme primo cittadino di Riano, Luca Abbruzzetti, in rappresentanza della città di Orvieto, ha preso parte anche il sindaco Roberta Tardani. Presenti i familiari rianesi e orvietani di Francesco Lanari. "La scelta di ricordarlo intitolandogli un ponte è un messaggio potente e pieno di significati. Non è un ponte qualunque ma proprio quello che tante volte gli permise di sfuggire alla violenza del regime e che oggi diventa un simbolo fisico e ideale di resistenza e libertà" dice Tardani.