FRANCESCA MARRUCO
Cronaca

Incidente in motorino, chef muore a Bangkok dopo giorni di coma

Luca Presciutti, di Perugia, è morto in Thailandia. Per lui erano stati raccolti in pochi giorno 20mila euro con un crowdfunding per riportarlo in Italia

Luca Presciutti

Perugia, 5 maggio 2018 - Luca Presciutti non ce l’ha fatta. Lo chef perugino di 45 anni, da un paio di settimane ricoverato in coma in un ospedale di Bangkok dopo un incidente in motorino, è morto ieri dopo che le sue condizioni si erano ulteriormente aggravate.

Al suo capezzale, dopo la tragedia, erano arrivati la madre e il fratello che, pur nella gravità estrema della situazione, contavano di riportarlo a casa. Per farlo, nei giorni scorsi, mamma Anna e il fratello Massimo avevano anche lanciato una raccolta fondi per raccogliere le migliaia di euro necessarie per il trasferimento in Italia. Il grande cuore di Perugia, dove Luca era molto conosciuto sia per aver lavorato al locale del centro storico, il Bistrot, che per la sua fede calcistica biancorossa, aveva risposto e in pochi giorni era stata trovata la cifra necessaria, circa 20mila euro, per un viaggio così delicato dal punto di vista clinico.

Poi però c’era stato il peggioramento delle condizioni generali di salute che aveva fatto propendere per un temporaneo rinvio. Nel frattempo, la madre e il fratello erano andati da lui in Thailandia, dove si era trasferito per lavoro, e aspettavano con ansia il momento di riportarlo a casa, pur sapendo le difficoltà che avrebbero trovato.

Solo ieri mattina, tramite l’avvocato Valter Biscotti che stava curando l’aspetto legale, la famiglia aveva voluto diramare una nota in cui ringraziavano "con tutto il cuore i cittadini che hanno sottoscritto l’appello". Adesso però, è proprio il legale a sottolineare che "purtroppo, dopo questo tristissimo epilogo, dovremmo mettere in atto tutti gli opportuni accertamenti per verificare eventuali profili di responsabilità nella vicenda".