Hanno potuto dire addio al loro giovanissimo figlio sono cinque mesi dopo quel tragico incidente in cui ha perso la vita. Per colpa della burocrazia, che gli ha impedito per mesi di arrivare in Italia. Una vera e propria odissea quella vissuta dai genitori di Junior Kersaint Vindoud Illumine, studente consolese di 18 anni residente a Perugia che frequentava l’Università per Stranieri morto in un incidente stradale a marzo. E ieri mattina la cerimonia funebre, al cimitero monumentale di Perugia. Erano presenti anche l’assessora comunale ai servizi del cittadino, Francesca Tizi, e il prorettore vicario dell’Università per stranieri di Perugia, Rolando Marini. L’assessora Tizi ha portato il cordoglio dell’intera amministrazione comunale e della comunità perugina alla famiglia del ragazzo. "Perugia si stringe attorno alla famiglia in questo momento di profondo dolore. La sua memoria rimarrà viva nei cuori di tutti coloro che lo hanno conosciuto e apprezzato. Anche se lontano dalla sua terra natale, qui aveva trovato una comunità pronta ad accoglierlo, e oggi piangiamo con voi la sua perdita", ha dichiarato l’assessora Tizi. "La comunità dell’Università per Stranieri di Perugia – sono le parole del professore Marini – si unisce commossa al dolore dei genitori e familiari dello studente, con il dispiacere di avere potuto accogliere e sostenere il suo progetto di studio e di vita solo per pochi mesi. La sua tragica scomparsa ha colpito tutti gli studenti, i docenti e il personale tecnico-amministrativo, per la giovane età e anche per la speranza e l’energia che la sua breve esperienza in Italia ha testimoniato".
Nelle pratiche la famiglia del giovane è assistita da Studio 3A.