
Stefania Proietti, Giorgio Mencaroni, Brunello Cucinelli e Vittoria Ferdinandi
"Celebrare il lavoro e l’impresa significa riconoscere il valore di chi, con dedizione e talento, ha contribuito alla crescita dell’Umbria. Questo premio ha radici profonde ma guarda al futuro con una visione unitaria, fatta di esperienza, competenza e innovazione". Parole del presidente della Camera di Commercio Giorgio Mencaroni in occasione della “Premiazione del Lavoro e dell’Impresa”, durante la quale sono stati premiati in 108, tra imprese e lavoratori particolarmente meritevoli. Tanta gente, tante emozioni e qualche nodo alla gola per la commozione diq questo momento che vuole dare il giusto tributo all’impegno e all’ingegno.
Tra consegne di targhe, mazzi di fiori e strette di mano è arrivato anche il momento dei premi speciali che sono andati agli imprenditori Brunello Cucinelli (“Umbro nel Mondo”), a Bruno Urbani (“Al Merito”) e a Alessandra Gasperini (“Il Futuro delle Donne”). "Siamo un grande Paese manifatturiero e direi che ormai siamo tra i pochi paesi dove il manifatturiero, pur essendosi ristretto, ancora pesa - osserva Cucinelli - . È fondamentale riconoscere l’alta dignità e valenza sociale del lavoro, di tutti i tipi di lavoro, perché non ci sono lavori di serie A e di serie B. Il lavoro è il modo che ha l’uomo per elevare se stesso e per custodire il creato. E accanto al manifatturiero l’Umbria ha un grande e crescente motore, quello del turismo, che è bene iniziare a chiamare industria del turismo, perché tale è per valore e importanza".
"Siamo davvero molto onorati - dice Giammarco Urbani, che ha ritirato il premio per il padre – per un riconoscimento che premia l’avventura di un uomo che ci ha creduto, che ha costruito, anche se spesso questa costruzione è costata fatica e tanto sacrificio, credendo nei doni della sua terra, nella capacità dei suoi collaboratori a ogni livello, innovando e cercando nuove strade nel mondo".
"Io sono la continuità di un’azienda creata da mio padre perché fin dall’inizio questa impresa è stata al femminile, perché il nostro è un lavoro tipicamente femminile. Quello che spero - sostiene Gasperini - è che il lavoro delle donne sia sempre più valorizzato, superando il gender gap, per permettere di realizzare e dimostrare il loro valore".
Silvia Angelici