REDAZIONE UMBRIA

L’Umbria della solidarietà. Dal Banco Alimentare 1.450 tonnellate di aiuti

L’associazione fa il punto dell’attività nel 2024: sostegno a 24.828 famiglie. Raccolta giornaliera di alimenti e lotta agli sprechi. Volontari in prima linea.

L’associazione fa il punto dell’attività nel 2024: sostegno a 24.828 famiglie. Raccolta giornaliera di alimenti e lotta agli sprechi. Volontari in prima linea.

L’associazione fa il punto dell’attività nel 2024: sostegno a 24.828 famiglie. Raccolta giornaliera di alimenti e lotta agli sprechi. Volontari in prima linea.

Solidarietà e aiuto concreto tutti giorni, non solo a Natale. Settimana dopo settimana, mese dopo mese. Costituita nel 1996, l’Associazione Banco Alimentare dell’Umbria fra due anni festeggerà i 30 anni di attività. Nel corso del 2024 l’associazione ha distribuito gratuitamente oltre 1.450 tonnellate di alimenti a 24.828 persone bisognose della regione attraverso 211 organizzazioni territoriali convenzionate, come la San Vincenzo, le Caritas, la Croce Rossa, i Comuni, i Banchi di Solidarietà.

Gli alimenti raccolti provengono da Fondi Europei e Nazionali (Fead e FN) da aziende agroalimentari, dalla grande distribuzione organizzata e dalla Giornata Nazionale della Colletta Alimentare che quest’anno si è svolta il 16 novembre con 156 tonnellate di alimenti raccolti in 296 punti vendita di cui 12 scuole e 3 case circondariali, ed il coinvolgimento di oltre 2.200 volontari.

Gli alimenti vengono “stoccati” dall’Associazione Banco Alimentare dell’Umbria, in due magazzini (uno a Lidarno in provincia di Perugia e un altro a Terni), oltre a un terzo magazzino (di transito) a Miranduolo, sempre in provincia di Perugia. Tutta questa opera è gestita da 4 dipendenti e da 50 volontari che si alternano nei vari compiti. Restando prioritaria l’attività di raccolta e stoccaggio degli alimenti per tutti i giorni, di tutto l’anno, ci sono attività, non meno secondarie che caratterizzano l’azione del Banco Alimentare dell’Umbria.

La Giornata Nazionale della Colletta Alimentare è la più conosciuta, ma sono in continua crescita e sviluppo, anche altre iniziative, tra le quali c’è ’Siticibo’. Il progetto Siticibo prevede la raccolta giornaliera nei supermercati delle eccedenze di cibo cotto e non servito, del cibo fresco non venduto. I prodotti così recuperati, vengono consegnati direttamente alle strutture caritative più vicine al punto vendita in modo di avere una filiera breve. Altra attività che merita una citazione particolare è il coinvolgimento di alcune scuole sui progetti di educazione alla lotta contro lo spreco alimentare.

La collaborazione degli istituti, passa attraverso l’impegno di alcuni docenti che hanno evidenziato come la povertà alimentare è un fenomeno complesso che non si limita alla sola carenza di cibo, ma riflette e amplifica profonde disuguaglianze sociali ed economiche, colpendo in particolare i più giovani. Tra gli obiettivi del 2025 il Banco Alimentare dell’Umbria prevede l’aumento dei prodotti da distribuire, un lavoro molto stretto con le organizzazioni convenzionate riguardo le misure di accompagnamento come anche previsto dal Fondo Sociale Europeo Plus e l’avvio del nuovo sistema informatico nazionale.