L’Umbria nella morsa del caldo. Aumentano gli accessi in ospedale. Anziani soccorsi per disidratazione

Superati i 37 gradi nelle valli del Perugino, situazione critica ormai da giorni nella Conca ternana. Il metereologo: "Condizioni anomale per la persistenza delle alte temperature, ma un anno fa era peggio".

L’Umbria nella morsa del caldo. Aumentano gli accessi in ospedale. Anziani soccorsi per disidratazione

L’Umbria nella morsa del caldo. Aumentano gli accessi in ospedale. Anziani soccorsi per disidratazione

Più che i picchi di temperatura, a sfiancare gli umbri in questo inizio di settimana è la persistenza delle temperature che tra pianura e collina viaggiano fra i 34 e i 39 gradi. Anche ieri il caldo si è fatto sentire: in collina a Perugia, la massima è arrivata fra i 34 e 35 gradi, in pianura in tutto il Perugino ha superato i 37 in molte località.

Come al solito peggio è andata a Terni: in città sono stati superati i 39 gradi. Un po’ meglio a Città di Castello e a Foligno, con le massime oscillanti fra 35 e 36 gradi. Parliamo sempre di temperature ben oltre la media. E proprio ieri sono iniziati i primi importanti accessi di persone anziane al Pronto soccorso di Perugia: non tanto per colpa dei ‘colpi di sole’, quanto per la disidratazione. Le persone di una certa età, infatti, magari con alcune patologie croniche, soffrono di più e per questo alcuni sono stati accompgnati al Santa Maria della Misericordia. I giorni a venire potrebbero acuire il problema.

La cattiva notizia è, infatti, che le mura delle abitazioni si scaldano sempre di più e che adesso, oltre alla notte, anche durante il giorno si inizia a far fatica. Tanto più che le minime di ieri sono state tutte ben oltre i 20 gradi: nelle città – dove cemento e catrame la fanno da padrone – scendere sotto i 25 gradi inizia ad essere difficile. In campagna o in zona con parchi e alberi le cose vanno molto meglio: di notte si respira e si dorme. L’altra cosa buona è il tasso di umidità che per fortuna si mantiene su livelli accettabili di giorno: questo è insomma un caldo torrido (secco) di più facile sopportazione. Le previsioni al momento non fanno presagire a cambiamenti repentini o a breve termine: in Umbria almeno fino a domenica la situazione non cambierà molto.

"Per quanto si tratti di una situazione anomala a causa della persistenza con cui questo quadro meteorologico si sta manifestando, a scala nazionale – spiega Andrea Corigliano, fisico dell’atmosfera – non ci troviamo e né ci troveremo nello stato atmosferico che abbiamo sperimentato esattamente un anno fa, quando una collocazione molto simile delle figure bariche trovava più forza nel sospingere verso il Mediterraneo centrale aria ancor più calda di quella che ci accompagnerà nei prossimi giorni. In altre parole, a circa 1500 metri e di pari passo anche al suolo l’anno scorso avevamo all’incirca tra i 3 e i 6 °C in più. Non si vuole di certo sminuire la situazione che stiamo vivendo – aggiunge – e che ci apprestiamo a vivere nei prossimi giorni, ma ritengo che sia giusto richiamare l’attenzione sull’abuso che ormai si fa dell’aggettivo "record", associato al "caldo", per sottolineare che è anche "intenso", quando il significato dell’aggettivo è ben diverso dal momento che indica un primato".