SILVIA ANGELICI
Cronaca

L’urlo delle 30 associazioni: "L’Umbria sia costruttrice di pace"

Bandiere arcobaleno, bandiere rosse con la falce e il martello, ma anche quelle con le sigle di Emergency e...

Gli esponenti di 30 associazioni si sono ritrovati ieri pomeriggio in piazza Birago per dire no al riarmo. Ha partecipato anche la sindaca Ferdinandi

Gli esponenti di 30 associazioni si sono ritrovati ieri pomeriggio in piazza Birago per dire no al riarmo. Ha partecipato anche la sindaca Ferdinandi

Bandiere arcobaleno, bandiere rosse con la falce e il martello, ma anche quelle con le sigle di Emergency e dei 5 Stelle. Gli esponenti di 30 associazioni, tra movimenti e partiti politici, ieri si sono dati appuntamento in piazza Birago per dire “no“ al riarmo e intimare lo stop al genocidio a Gaza. E’ l’Umbria che parla di pace. Uomini, donne e bambini uniti dallo stesso desiderio, che è quello di fermare le guerre. Quindi l’appello degli organizzatori: "Costruiamo anche in Umbria una mobilitazione alternativa che indichi la possibilità di lavorare assieme per la pace, contro il riarmo e le politiche imperiali. Convergiamo con tutte le bandiere della pace, con quelle delle nostre lotte, con le bandiere della Palestina e dei popoli oppressi. Il costo dell’economia di guerra sarà pagato con la sottrazione di fondi per la sanità, la scuola, la ricerca e il welfare: tutto questo è a rischio per finanziare il progetto di riarmo secondo le intenzioni di chi in Europa e nel centrosinistra propone la difesa comune".

Anche il pensiero della sindaca va alla pace. "L’Europa è nata dalle ferite della seconda guerra mondiale, è nata non per costruirsi come grande potenza militare, ma per farsi costruttore di pace": lo ha sottolineato la prima cittadina Vittoria Ferdinandi intervenendo ieri a Roma all’assemblea pubblica della Cgil dedicata a questo tema. "Un’Europa che non recupera il senso delle sue origini, è un’Europa che non ha futuro, perché chi non conosce il posto dove è nato, i dolori da cui è nato, non può perseguire una strada di futuro consapevole. Se i valori in politica ormai vengono considerati come una belluria retorica - conclude Ferdinandi - noi siamo in un momento veramente molto spaventoso, perché la politica è il più grande strumento che abbiamo per interpretare la realtà".

Silvia Angelici